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Germania ostacolo per secondo piano di aiuti alla Grecia

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un rialzo dei listini azionari e ad un restringimento dello spread. Gli operatori hanno apprezzato l’esito della riunione dei capi di governo, in attesa dell’accordo sul debito greco.

Il forte allargamento dello spread portoghese e del cds a cinque anni non sta al momento preoccupando gli operatori, a giudicare dalla continuazione del restringimento degli spread proseguito anche questa mattina, con il differenziale sul decennale italiano al di sotto dei 400pb.

Il vice ministro delle finanze tedesco, Kampeter, ha dichiarato che l’accordo della Grecia con i privati è prossimo alla conclusione. La dichiarazione è stata confermata anche dal ministro delle finanze greco, Venizelos che, nel corso di un’audizione parlamentare ha dichiarato che l’accordo andrà ultimato entro il 5 febbraio, con partenza dello swap entro il 13 febbraio.

Schaeuble, ministro delle finanze tedesco, in merito al secondo piano greco ha dichiarato che la Grecia dovrà implementare prima le misure del primo piano di finanziamento e solo dopo potrà qualificarsi per ottenere il secondo. A tale proposito, come riporta Bloomberg che cita il quotidiano tedesco Bild, alcuni membri della coalizione di governo della Merkel non sono favorevoli ad un secondo piano greco e non è escluso che la Merkel possa portare la mozione in parlamento.

Sul fronte macro segnaliamo il rialzo del Pmi manifatturiero italiano di gennaio portatosi a 46,8 da 44,3 rimanendo comunque sotto soglia 50. In Germania nuovo minimo storico del tasso di disoccupazione tedesco a gennaio.

Oggi è attesa la riapertura del decennale tedesco fino a 5 Mld€ oltre all’emissione di titoli a breve portoghesi fino a 1,5 Mld€.

Negli Usa tassi di mercato in calo e listini azionari in lieve perdita. L’inversione dei listini si è verificata dopo la pubblicazione dei dati sulla fiducia dei consumatori di gennaio, risultata al di sotto delle attese. Il Conference Board che si occupa della pubblicazione del dato, lo ha commentato facendo riferimento anche al potenziale impatto negativo dei recenti rialzi del prezzo della benzina. Il dato ha anche segnalato un possibile peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, con l’indice che misura la difficoltà a reperire un nuovo lavoro ai massimi da tre mesi.

Con riferimento ai singoli titoli azionari, Exxon Mobil è risultata in calo del 2% in seguito a dati trimestrali peggiori delle attese. Anche Amazon è stata particolarmente penalizzata (circa -10% nell’after hour) dopo i dati dell’ultimo trimestre.

Infine in calo i titoli del comparto immobiliare che nelle ultime settimane erano stati tra i principali protagonisti del rialzo. Nuovo record storico invece per Apple.

Gli operatori sono in attesa oggi del dato sull’Ism manifatturiero, domani del discorso di Bernanke e venerdì dei dati sul mercato del lavoro.

Valute: giornata negativa per il cross euro/dollaro che non riesce a rimanere in area 1,32 ma ritraccia fino ad arrivare in area 1,31 prima e 1,305 dopo. L’attenzione degli operatori quest’oggi sarà focalizzata sull’inflazione in area Euro e l’ISM manifatturiero.

L’euro ha perso terreno anche verso lo yen con il cross calato al di sotto del supporto 100, ora diventato nuova resistenza. Il supporto odierno si colloca a 98,90.

Yuan cinese poco distante dai massimi da 18 anni verso dollaro. Il Pmi manifatturiero cinese di gennaio a sorpresa è tornato a segnalare un’espansione del settore.

Materie Prime: tra gli energetici forte calo del gas naturale (-7,7%) a causa di attese di temperature miti nei prossimi giorni. Intorno alla parità le due tipologie di petrolio: Brent (+0,2%) e Wti (-0,3%). Prese di profitto sui metalli industriali guidati dal piombo (-2,3%). Misti i preziosi con il rialzo dell’oro (+0,4%) ed il calo dell’argento (-0,8%).

Da segnalare che il National Spot Exchange, il principale mercato indiano di scambio dei metalli fisici, ha annunciato che nell’arco di un mese sarà avviata la quotazione e la negoziazione del platino. Positivi gli agricoli guidati dal grano (+3,3%), sui massimi da 4 mesi a causa di timori di danni alla produzione nella regione del Mar Nero ed anche alla possibilità di minori esportazioni dalla Russia.

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