
NEW YORK (WSI) – La locomotiva europea dà segni di vita a fine anno dopo un’estate grigia. L’economia tedesca sta meglio del previsto e forse Bce e analisti di mercato sono troppo pessimisti sulla crescita del Pil nel 2015.
Gli ordini all’industria hanno registrato una crescita del 2,5% in ottobre rispetto al mese precedente.
Il dato risulta nettamente superiore alle previsioni degli analisti che si attendevano una crescita limitata a mezzo punto.
A fare da traino gli ordini domestici, saliti del 5,3%, mentre quelli dall’estero sono cresciuti dello 0,6% (+0,3% dall’area euro, +0,8% fuori dall’eurozona). Rivisto al rialzo anche il dato degli ordini manifatturieri di settembre da +0,8% a +1,1%.
In Spagna intanto la produzione industriale ha segnato a ottobre un rialzo dell’1,2% su anno dopo il +1% registrato a settembre. I dati si confrontano con il +1,5% atteso dagli analisti.
Per rilanciare la crescita la Commissione Europea guidata dal neoeletto Jean-Claude Juncker ha pronto un piano da 300 miliardi di euro per rilanciare la crescita. Ma per i più critici il progetto fa troppo affidamento sugli investimenti privati, che non sono affidabili.
Per Italia e sopratutto Francia andrebbero prelevate risorse pubbliche per sostenere gli investimenti nell’economia reale, tanto fondamentali per la ripresa.
Il ministro del Tesoro transalpino è convinto che un piano del genere finirebbe inevitabilmente, se i progetti fossero assegnati con un sistema meritrocatico, per creare nuovi posti di lavoro nei settori di hi-tech, infrastrutture ed energia.
(DaC)