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Germania, ascesa partiti anti euro fa tremare Merkel

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BERLINO (WSI) – Buone e cattive notizie per la Cancelliera a una settimana dal voto. Gli alleati di Angela Merkel hanno vinto le elezioni in Baviera, riconquistando la maggioranza assoluta persa nel 2008, e garantendo alla cancelliera la forza dei conservatori nella regione, a pochi giorni dalle elezioni generali.

L’Unione dei Cristiano-sociali (Csu), alleato della Cdu della Merkel, ha conquistato il 49% dei seggi secondo le proiezioni diffuse in tv, ponendosi saldamente in testa nella regione che ha governato per 56 anni.

I Social Democratici, il principale partito anti Merkel, ha preso invece il 20,7%, mentre il Partito dei Verdi l’8,5%. Un risultato poco soddisfacente.

Queste sono tutte notizie relative positive per la Cancelliera. La negativa?
Ha deluso il risultato degli altri alleati della cancelliera, i Liberali, che sono crollati al 3%, al di sotto della soglia di sbarramento del 5%.

Anche se Merkel ha un netto vantaggio sulla concorrenza non e’ scontato che un’alleanza dei partiti sfidanti – in cui e’ pero’ escluso il partito di sinistra anti europeista “Alternativa per la Germania” – possa impensierire Merkel, in cerca del suo terzo mandato.

La sorpresa del giorno e’ stata il successo de I Votatori Liberi, che vogliono anche loro l’uscita dall’area della moneta unica e non solo. Il partito si oppone ai piani di salvataggio dei paesi in difficolta’ e vuole vedere ridimensionato il potere dell’Unione Europea.

Con l’8,5% dei consensi, l’ascesa dei partiti anti-Euro fa paura e potrebbe spostare la bilancia al momento dello spoglio delle urne. Il 22 settembre l’aritmetica potrebbe giocare un brutto scherzo a Merkel. Che spera che – particolarmente nel caso della fazione di sinistra Alternative fur Deutschland – possano invece erodere consensi decisivi a i suoi sfidanti progressisti.

E anche in caso di successo, non e’ detto che Merkel abbia i numeri per conquistare una maggioranza importante al Bundesrat, il Senato. In questo caso si materializzerebbe la soluzione del governo di larghe intese tra conservatori e progressisti, un’alleanza che difficilmente durerebbe quattro anni. Portando instabilita’ in Germania e nell’Eurozona.