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Ftse MIB: il rally si esaurirà a marzo 2014

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MILANO (WSI) – Mi occupo di trading system automatici da ormai 8 anni, e non sono pochi. Anzi a me sembrano tantissimi se devo essere sincero. Ma prima, dal 1998 al 2005, tutto il mio mondo era concentrato attorno all’analisi di Gann. Nel 2002 e nel 2005, pubblicai due piccoli volumi che illustravano (soprattutto il primo) come io approcciavo i mercati tramite i metodi del famoso ed esoterico trader americano. Essendo il sottoscritto molto pragmatico e ben poco etereo, il metodo che avevo composto tramite quegli studi ne prendeva di fatto quasi solo le cose pratiche, semplici, precise. Il trading non è fatto di “aree, livelli, zone” ma di numeri, o meglio di tick, e se non sei preciso nella definizione delle regole giochi scorretto, in primis con te stesso.

Questo vecchio metodo lo porto avanti ancora adesso, a volte ne parlo anche in qualche scritto, ma non deve essere l’oggetto odierno. Perché oggi mi preme scrivere riguardo alla parte più divertente dell’analisi di Gann, ovvero il gioco delle previsioni. Sia chiaro: non sono mai suggerimenti di trading, ma solo il divertissement di creare degli scenari per vedere se si è ancora in grado di interpretare i macro trend del mercato, quelli di fondo. Altre volte l’ho fatto, dando sempre scenari differenti a seconda dei futuri movimenti dei prezzi, a volte prendendoci clamorosamente e a volte meno, come è nella natura di queste cose.

Avrei voluto scrivere questo articolo in ottobre, da qui il titolo che avevo scelto, ma troppi impegni mi hanno tolto la concentrazione necessaria a farlo. Per questo lo scrivo oggi a giochi un po’ fatti, ma estendo la “previsione” alla primavera prossima per farmi perdonare il ritardo, sperando che il lettore accetti la mia buona fede nella parte già vissuta e che si è svolta assolutamente secondo quelle che erano le attese strategiche.

Le stagionalità e gli anniversari.

E’ una delle parti meno praticate e meno conosciute dell’analisi di Gann. Perché alle persone piacevano i pianeti e le quadrature, e tutte le altre parti molto mistiche del soggetto. Invece io trovo questa parte veramente utile ed interessante, anche per la sua elementare semplicità. Per riassumerla in due parole, si potrebbe dire che si basa sul fatto che i mercati hanno una memoria di se stessi, ovvero tendono a ripetere (in maniera uguale o opposta) i movimenti negli stessi periodi di ogni singolo anno, e a creare massimi, minimi o accelerazioni di primaria importanza in date precise e sempre uguali a se stesse. La parte sulla ripetizione dei movimenti stagionali prende il nome di Seasonality, quella del ripetersi di certe date precise sui punti chiave dei grafici, prende il nome di Anniversary.

La teoria di base delle stagionalità è quindi molto semplice, e nello specifico prevede di far partire l’anno borsistico sempre nel mese di ottobre. L’analisi dell’andamento dei prezzi in questo mese chiave permette di creare un successivo scenario per i seguenti sei mesi. Nella situazione più semplice, un minimo di prezzi in ottobre porta spesso a un trend rialzista duraturo, un massimo a un trend ribassista duraturo.

Questo nelle linee base, poi ovviamente la situazione va interpretata ed è necessario che l’analista (qui non si tratta di trading, ma di analisi) ci metta del suo, ovvero serve esperienza.

La parte degli anniversari è altrettanto semplice. Per spiegarla ho sempre pensato che basti osservare il nostro indice domestico, e nello specifico il future che oggi chiamano FTSE/Mib, prima chiamavano Spmib40, ma per tutti rimane sempre il Fib30. Il giorno 8 marzo 2000 segnò il suo massimo storico di prezzo. Basta aprire un qualsiasi grafico daily e segnare quel giorno ogni anno seguente per capire che non sempre, ma a volte, forse spesso, mai in maniera precisa, ma nemmeno banale, i prezzi si siano fermati. Magari non l’8 ma il 10, l’11, ripeto non sempre, ma spesso.

Qualche scenario per il prossimo anno.

Proviamo ora a giocare, e quindi a creare uno scenario su qualche future importante per i prossimi mesi. Deve essere ben chiaro il senso del gioco: nessun consiglio di investimento, nessun buy e nessun sell, non sono un analista finanziario e nemmeno vorrei esserlo. Sono e resto un trader, pure sistematico, ma questa cosa la trovo divertente e ne scrivo.

Primo indice da osservare (figura 1 a fianco) è il daily del FTSE/Mib future. Sono evidenziati 3 minimi nel 2013, uno il 24 giugno, uno il 28 agosto e l’ultimo il 30 settembre. Secondo l’approccio delle stagionalità la rottura dei massimi segnati il 30 ottobre a 19510 punti dovrebbe aprire una nuova gamba rialzista, che avrebbe la sua più probabile area di termine del movimento tra l’8 e l’11 di marzo 2014, anche se c’è un certa probabilità che possa esaurirsi anche un po’ prima, diciamo verso il 20 febbraio. Lo scenario verrebbe negato solo da prezzi inferiori a 17610 punti.
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Il secondo indice da osservare (figura 2) è il daily del Dax future. Anche qui ho evidenziato gli ultimi tre minimi, ed appare molto evidente la forte spinta rialzista avvenuta dopo il 9 ottobre. La struttura rialzista è profondamente diversa dall’indice italiano, e sebbene le probabilità di termine del movimento Toro cadano anche qui sulla prima decade di marzo, con possibili estensioni anche fino ad aprile, si potrebbero più facilemente creare le premesse per un primo massimo intermedio nella prima decade di gennaio, cui far seguire un minimo entro la fine dello stesso mese per poi vedere l’ultima gamba del rialzo che andrebbe a terminare in primavera, come appena sopra descritto.

Il terzo, ed ultimo, indice da osservare è l’emini S&P500 future sempre in compressione daily (figura 3). Senza anche qui dilungarci sul trend rialzista in atto ormai da molto tempo, degli ultimi 3 minimi l’ultimo cade come per il Dax il 9 ottobre con a seguire un bel rally. Probabile anche in questo caso la struttura di un massimo intermedio nella prima decade di gennaio prima del vero e proprio top primaverile.
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Impossibile dare dei target, per le mie poche possibilità di analisi, su Dax e S&P ormai ben oltre i precedenti massimi storici, mentre sul FTS/Mib sembrerebbe che l’area di arrivo più probabile si assesti tra i 21600 e i 22300 punti.

Ora lo scenario è fatto, non rimane che attendere gli eventi e divertirsi a verificare se le cose si avverano.

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L’autore Fabrizio Bocca è un trader indipendente. Vercellese, nato nel 1966 e padre di 3 figli, lavora nel mondo del trading dal 1994.

Dopo una esperienza iniziale in Banca Sella come market maker sui derivati, decide di diventare trader indipendente nel 2000. Iniziale seguace dell’analisi di Gann (che non ha mai abbandonato), nel 2005 inizia ad utilizzare personali trading system, ed è tra i primi in Italia ad automatizzarne l’esecuzione.
Collabora attivamente con Cristiano Raco ed Andrea Vecchione nella creazione di una struttura di trading automatico sui mercati futures, in particolare il FTSE/mib e il Dax. Nel 2012 conosce due giovani trader, Marco Vironda Gambin e Vittorio Bosio, e trova il feeling per iniziare nel 2013 la ristrutturazione della struttura del proprio portafoglio di trading system automatici passando all’uso di Multi Charts.

Formatore di analisi tecnica per anni, ha pubblicato anche diversi libri sul trading, iniziando da “Il trading facile con l’analisi di Gann” del 2002, per terminare con “Vita da trader: storie di trading automatico e sistematico ” del 2010, scritto a due mani con Andrea Vecchione (entrambi pubblicati da Trading Library).

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Traders’ Magazine – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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