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Fiscal cliff, tutto rimandato a dopo Natale. Sell a Wall Street e disprezzo per i politici

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New York – Anche Wall Street come la borsa europea ha chiuso in territorio negativo, con i principali indici azionari in ritirata: il Dow Jones cede -0.91% a 13,190.84, l’S&P 500 -0.94% a 1,430.15 e il Nasdaq -0.96% a 3,021.01. Dovunque particolarmente penalizzati i bancari. Abbandonato il piano B per scongiurare il baratro fiscale negli Stati Uniti, i mercati accusano il colpo e vanno a picco.

Gelati gli investitori. Per la mancanza dei voti necessari alla sua approvazione, la Camera americana cancella l’atteso voto sul piano del suo speaker John Boehner. Tutto viene rimandato a dopo Natale e la palla passa al presidente Barack Obama.

“Ora sta a Obama lavorare con il leader della maggioranza in Senato, il democratico Harry Reid, a un piano per evitare il fiscal cliff”, afferma intanto Boehner in un laconico comunicato diffuso per annunciare che il suo progetto, che prevedeva – in caso di mancanza di un accordo sul fiscal cliff – un aumento delle tasse solo per chi guadagna piu’ di un milione di dollari, e’ naufragato, non riuscendo a far breccia neanche nel cuore della camera a maggioranza repubblicana.

Obama si dice pronto a lavorare con il Congresso: “Abbiamo fiducia nel fatto che saremo in grado di trovare una soluzione bipartisan rapidamente, che tuteli la classe media e l’economia”. La priorita’ – afferma la Casa Bianca – e’ assicurare che le tasse non aumentino per il 98% degli americani e per il 97% delle piccole e medie imprese.

CONFERENZA STAMPA DELLO SPEAKER BOEHNER.

Alla scadenza per l’entrata in vigore dei tagli automatici alla spesa e l’aumento delle tasse per il 98% delle famiglie americane mancano ormai solo 10 giorni: se un accordo in questo arco di tempo non sara’ raggiunto, a partire dal primo gennaio gli americani si troveranno a far fronte ad aliquote piu’ alte per 2.200 dollari l’anno. Alcuni osservatori ritengono che il mancato voto renda piu’ facile un accordo per evitare il fiscal cliff.

Secondo altri invece l’incapacita’ mostrata da Boehner nel radunare i suoi e far approvare un testo che avrebbe rappresentato una sfida per Obama, mostra invece come sara’ difficile per lo speaker della camera cercare di far passare un’eventuale intesa con il presidente, che chiede un aumento delle tasse per chi guadagna oltre 400.000 dollari.

Il mancato voto un effetto lo ha subito: i future sugli indici di Borsa americani affondano, con lo Standard & Poor’s 500 che perde fino a -4% per poi limitare le perdite a -1,5%, Con il Congresso che si avvia a fermarsi per le vacanze e le festivita’ della prossima settimana, i tempi sono stretti. Venerdì e il fine settimana saranno cruciali per vedere se c’è spazio per un compromesso.

La Casa Bianca vuole un’intesa e si dice ottimista e pronta a trattare: l’ultima proposta presentata da Obama e’ modificabile – ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney – anche se gli spazi di manovra sono limitati perche’ Obama e’ gia’ andato incontro, a meta’ strada, alle richieste dei repubblicani.

Boehner, prima del voto, aveva assicurato che avrebbe continuato a trattare con Obama, ma aveva precisato: “Io la mia parte l’ho fatta, la Casa Bianca non ha fatto nulla”. Il fallimento del piano B rischia di diventare per Boehner una sconfitta anche personale, con il suo ruolo di speaker della Camera che potrebbe essere messo a rischio il prossimo mese con l’insediamento del Congresso.

Tra i singoli titoli male Bank of America e Citigroup. Ancora piu’ sotto pressione Research In Motion, dopo che la societa’ madre dei BlackBerry ha annunciato che un cambio tariffe. Rivedra’ il servizio a pagamento per i suoi abbonati;il titolo e’ crollato a picco: -22.73% a $10.91. In controtendenza il maggior gruppo di abbigliamento sportivo al mondo. Nike avanza dopo aver riportato profitti superiori alle previsioni degli analisti.

In ambito valutario, l’ euro -0,29% a $1,3203. Dollaro/yen -0,43% a JPY 84. Euro/yen -0,81% a JPY 110,83. Forti gli scossoni che hanno agitato la moneta unica negli ultimi giorni. La valuta ha scontato nelle ultime ore la cocente delusione per il mancato raggiungimento di un accordo sul fiscal cliff, e per i trader è bene tenere presenti determinati livelli per operare sui diversi cambi.

Sul fronte delle commodities, commodities, i futures sul petrolio -0,99% a $89,24 al barile, oro +0,14% a $1.648,20. Quanto ai Treasuries i rendimenti decennali sono in contrazione di 3,5 punti base all’1,764%.