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FireEye: dopo rally seguito all’Ipo boom, delude mercati. Titolo -23%

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NEW YORK (WSI) – Era considerato uno dei titoli più amati, grazie a un collocamento in borsa spettacolare. Ma le cose per FireEye (simbolo FEYE) sembrano essere cambiate.

La società americana ha lanciato un’Ipo nel settembre del 2013. Approdato sul mercato a un prezzo di $20, il titolo ha segnato un rally fino a balzare nel periodo settembre-marzo – a $100 circa, sulla scia anche di un attacco cibernetico che ha colpito la società retail Target. La società fornisce infatti servizi di sicurezza cyber.

L’entusiasmo non ha tuttavia tenuto, tanto che FireEye ha chiuso le contrattazioni di ieri, al Nasdaq, a $34,24. Un forte ritracciamento dai $97 circa di inizio anno (anche se di fatto le quotazioni rimangono in rialzo +71% rispetto al prezzo dell’Ipo).

Il titolo è sotto i riflettori da qualche ora, dopo che la società ha deluso gli investitori annunciando utili e un outlook inferiori alle stime.

Tanto che nelle contrattazioni afterhours il calo è stato -23% e il titolo è sceso fino a $27,30.

FireEye prevede un fatturato per l’anno intero di $418-$430 milioni, al di sotto della precedente stima di un giro d’affari tra $423 e $430. Gli analisti, stando a quanto riporta Reuters, avevano stimato un valore di $428,4 milioni.

Nel terzo trimestre il fatturato è balzato +168% a $114,2 milioni, ma anche in questo caso il risultato è stato deludente, rispetto ai $116 milioni del consensus. Esclusi gli oneri straordinari, la società ha sofferto una perdita di 51 centesimi per azione, meglio però del passivo di 55 centesimi per azione previsto.

La perdita netta attribuibile agli azionisti si è allargata tuttavia a $120 milioni, o 83 centesimi per azione, rispetto ai $50,9 milioni, o $1,61 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Le spese sono più che raddoppiate, dal momento che la società ha investito più fondi nel marketing e nelle vendite, assumendo anche nuovo personale.

Wells Fargo ha avviato la copertura del titolo FireEye all’inizio del 2014, definendo la società “una opportunità di investimento che capita una sola volta nel decennio”. Qualche settimana più tardi, dopo che le quotazioni erano già scivolate -50% dal record, Barclays ha rivisto al ribasso il target a $40. Ma il titolo è arrivato a sfondare quota $27 nelle contrattazioni afterhours.