![Finmeccanica, conti bocciati dal mercato. Titolo crolla del 20%](https://cdn.wallstreetitalia.com/HgrTIEQhCcTYTPnZdmxDoVcxCYw=/1280x720/smart/https://www.wallstreetitalia.com/app/uploads/2011/11/26867.png)
Milano – Prosegue senza sosta il tonfo di Finmeccanica, che chiude con un crollo del 20%, scendendo ben al di sotto della soglia di 4 euro. Il mercato boccia i conti della società , che hanno messo in evidenza una forte perdita nei primi nove mesi del 2011.
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Roma – Oltre che dalle preoccupazioni per l’annoso problema dei debiti sovrani, Piazza Affari soffre oggi il tonfo di Finmeccanica.
La società ha chiuso infatti i primi nove mesi del 2011 con una perdita di 324 milioni di euro, rispetto all’utile di 321 milioni dello stesso periodo del 2010. L’Ebita Adj e’ stato pari a 1,044 miliardi e gli aggiustamenti a livello di Ebit a 327 milioni; inoltre la plusvalenza netta per la cessione del 45% di Ansaldo Energia (443 milioni).
La riduzione dell’Ebita e’ riconducibile all’Aeronautica, per oneri di natura non ricorrente pari a 753 milioni. Il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea di non distribuire alcun dividendo. Approvato un piano per procedere entro il 2012 a “finalizzare cessioni” per 1 miliardo. Per AnsaldoBreda sara’ identificata una partnership strategica e industriale, “per sostenere il rilancio della societa’ e consentirne il progressivo deconsolidamento”.
Il titolo non è riuscito a fare prezzo nei primi minuti della giornata di contrattazioni, per poi aprire con -9% prima di essere sospeso per eccesso di ribasso e essere riammesso alle contrattazioni.
Sulle quotazioni non pesano solo i conti; il titolo sconta infatti anche il taglio delle stime annunciato dall’azienda. Finmeccanica ha infatti ridotto le previsioni per l’intero anno. Una nota della società , distribuita dopo il consiglio che ha approvato il resoconto al 30 settembre 2011 e il piano di consolidamento operativo e patrimoniale del gruppo, precisa che i ricavi per l’intero anno sono previsti tra i 17 e i 17,5 miliardi di euro contro i 17,5-18 miliardi previsti in luglio. Il gruppo di armamenti si aspetta una perdita di circa 200 milioni di euro prima di interessi, tasse e ammortamenti (EbitA) per l’anno in corso.