Economia

Fermo centrali nucleari in Francia: “effetto su bollette italiane ci sarà”

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Il fermo di un terzo delle centrali nucleari francesi non potrà non avere ricadute sulle bollette energetiche degli italiani. Ad ammetterlo, nel corso di una intervista rilasciata all’Ansa, è il presidente dell’Autorità per l’Energia Guido Bortoni che, tuttavia, in merito alle cifre circolate nei giorni scorsi – che parlano di un extracosto per l’Italia compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro – preferisce non esprimersi:

“Numeri non ne faccio, li fa il mercato”. In ogni caso “è atteso un effetto” sulle bollette italiane, dal momento che “i mercati sono collegati”, quindi “ci stupiremmo del contrario”. Un aumento delle bollette italiane già a gennaio? Bortoni afferma che “certamente ne dovremo tener conto, il portafoglio dell’Acquirente Unico ne risentirà sicuramente”.

In tutto sono 21 circa, su un totale di 58, le centrali nucleari bloccate in via straordinaria a causa di lavori di normale manutenzione e per controlli straordinari. Alcune anomalie sono state rinvenute nella centrale di Flamanville, in costruzione, e il sospetto è che altre anomalie siano presenti in altri siti.

L’Italia importa su base annua 40 terawattora di energia elettrica dalla Francia. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Gme a ottobre il prezzo dell’elettricità in Borsa è salito del 23%, scontando la minore offerta da parte delle centrali nucleari francesi.

Così lo scorso mese Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia aveva detto nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Serta:

“In Francia sei centrali nucleari lavorano solo per dare energia elettrica a noi italiani. Il nostro prezzo dell’energia, quindi, è legato alle loro condizioni di mercato”. L’Italia, precisava il Corriere nell’articolo, è un caso unico in Europa per la quantità di energia elettrica che importa dall’estero, il 15% del suo fabbisogno. Per Tabarelli “un retaggio degli anni Ottanta, quando fu deciso con il referendum di spegnere le centrali nucleari che avevamo appena costruito”.