Economia

FED tra dazi e tensioni con la Casa Bianca, cosa attendersi dal meeting di maggio

Occhi puntati il 7 maggio sulla riunione della Federal Reserve che negli ultimi tempi è finita sotto i riflettori come non mai — e non per scelta.
Dalla direzione futura della politica monetaria alle tensioni politiche intorno alla figura del presidente Jerome Powell, il clima di incertezza continua a pesare sui mercati. Jack Janasiewicz, Portfolio Manager and Lead Portfolio Strategist di Natixis Investment Managers Solutions,  analizza i rapporti di forza Trump / Powell e i possibili outcome del prossimo meeting della FED a maggio.

Trump può davvero licenziare Powell?

La domanda è tornata d’attualità: Donald Trump può rimuovere Jerome Powell dalla guida della Fed? È un’idea che l’ex presidente coltiva da tempo. Già durante il suo primo mandato, Trump aveva espresso il desiderio di licenziare Powell, ma non è mai passato dalle parole ai fatti.

Oggi, la questione ha preso una piega più concreta. Trump ha chiesto alla Corte Suprema di legittimare il suo potere di licenziare membri del consiglio di amministrazione di agenzie indipendenti come il National Labor Relations Board e il Merit Systems Protection Board. Questa richiesta rappresenta una sfida diretta a un precedente giuridico risalente a 90 anni fa, che limita i poteri del presidente nel rimuovere membri di agenzie indipendenti, salvo in casi di negligenza o cattiva condotta.

Se quel precedente venisse rovesciato, il margine d’azione di Trump potrebbe allargarsi anche verso Powell. In effetti, Trump ha già avviato rimozioni in altre agenzie federali, come la Federal Trade Commission (FTC) e la Federal Election Commission. Alcuni osservatori vedono in queste mosse un precedente che potrebbe essere applicato anche alla Fed. Ma Powell ha risposto con fermezza: secondo lui, la legge non consente il suo licenziamento, e i casi in discussione davanti alla Corte Suprema non riguardano la Federal Reserve. Staremo a vedere: se dovesse succedere, le reazioni — politiche e di mercato — non mancheranno sottolinea l’analista

Cosa aspettarsi dalla riunione della Fed del 7 maggio

Guardando al breve termine, tutte le attenzioni sono puntate sulla prossima riunione della Fed, prevista per il 7 maggio. Ma il contesto in cui la banca centrale si muove è tutt’altro che semplice.

I mercati si interrogano: ci sarà un taglio dei tassi? Secondo l’esperto di Natixis IM, c’è da dire innanzitutto che la Fed si trova in una situazione piuttosto complicata. “L’interpretazione dei dati sarà impegnativa, poiché gli impatti dei dazi, dell’immigrazione e del ridimensionamento del governo distorcono I trend di fondo” afferma l’esperto. “Nei suoi recenti commenti pubblici, Powell ha affermato che la Fed vorrebbe valutare l’impatto dei dazi prima di adeguare i tassi. E, cosa ancora più difficile, le mosse a ripetizione della Casa Bianca rendono l’interpretazione dei dazi un vero e proprio bersaglio mobile. Prendere una decisione sulla base dei dazi attualmente annunciati, per poi vederle rinegoziate al ribasso a causa di un accordo, può creare un ampio margine di errore politico”.

Considerando l’aumento della volatilità e la conseguente azione dei prezzi sui mercati finanziari (aumento dei tassi d’interesse, ampliamento degli spread creditizi, ribasso dei mercati azionari, ecc.), si può parlare di tagli preventivi dei tassi. Aspettare di vedere i dati significa probabilmente essere già in ritardo rispetto alla curva. Nelle sue recenti osservazioni a Chicago, Powell ha sottolineato che gli effetti dei dazi si porteranno dietro un aumento dell’inflazione e un rallentamento della crescita. Un risultato non ottimale e un contesto difficile per la gestione della politica monetaria. E, sempre di recente, ha affermato che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi, un punto che Powell ha ribadito più volte. Non aspettatevi un taglio dei tassi alla riunione di maggio. Ma le probabilità di un taglio nelle riunioni successive sono in costante aumento.