Economia

Fed/Bce a confronto: abbassare inflazione solo con i tassi?

Le banche centrali di tutto il mondo, compresa la Federal Reserve (Fed) negli Stati Uniti e la Banca Centrale Europea (BCE), si trovano di fronte a una sfida comune: mantenere l’inflazione sotto controllo. Tuttavia, l’approccio seguito da queste istituzioni per raggiungere questo obiettivo può variare. Mentre tradizionalmente il rialzo dei tassi di interesse è stato uno strumento chiave utilizzato per combattere l’inflazione, ci sono argomenti a sostegno di un approccio più flessibile. Questo articolo esplorerà le strategie adottate dalla Fed e dalla BCE per gestire l’inflazione e discuterà se abbassarla sia possibile solo attraverso l’uso dei tassi di interesse.

Economie a confronto: punto su inflazione

Prima di esaminare le politiche specifiche della Fed e della BCE, è importante capire il contesto dell’inflazione in cui operano. L’inflazione rappresenta l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi nel tempo e può avere un impatto significativo sull’economia di un paese. In entrambe le economie statunitense ed europea, si sono verificate recentemente variazioni nell’andamento dei prezzi al consumo.

Nel caso degli Stati Uniti, l’inflazione a giugno è scesa al 3% su base annua, un dato inferiore alle aspettative degli economisti. Ciò ha portato a un dibattito sulla necessità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed per controllare l’inflazione.

In Europa la situazione è simile e dopo l’atteso aumento della BCE alla fine di luglio, potremmo evitarne uno a settembre?

Anche in questa parte dell’Atlantico, la stretta dell’inflazione si sta allentando in alcuni paesi. Un caso eclatante è la Spagna, che ha registrato un calo del suo indice dei prezzi al di sotto della soglia del 2% stabilita dalla BCE, arrivando all’1,9% a giugno, dopo l’incremento del 3,2% nel mese di maggio.

Anche se non ai medesimi livelli, la tendenza è la stessa per i prezzi al consumo in Francia, ad esempio, dove la crescita su base annua è stata del 5,3%, inferiore al 6% registrato ad aprile. In Italia, i livelli sono ancora più alti, ma anche in questo caso si osserva una diminuzione: a giugno, l’inflazione annuale si è attestata al 6,4%, rispetto al 7,6% del mese precedente.

Il rialzo dei tassi non è l’unica strada

Nonostante la tradizionale pratica di aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione, sempre più economisti e responsabili politici sostengono che ci possano essere alternative efficaci. Nel caso specifico della BCE, l’aumento dei tassi di interesse è stato uno degli strumenti utilizzati per combattere l’inflazione. Tuttavia, ci sono voci che sollevano dubbi sulla sostenibilità di un approccio incentrato solo sui tassi di interesse.

Secondo alcuni analisti, il rialzo dei tassi potrebbe influire negativamente sulle condizioni di finanziamento, sui volumi di credito e sull’economia reale, senza avere un impatto significativo sull’inflazione stessa. Questo è particolarmente vero considerando che l’inflazione core, che non tiene conto dei componenti volatili come cibo ed energia, potrebbe non essere un indicatore affidabile dell’inflazione complessiva nel lungo termine.

Inoltre, la BCE potrebbe essere costretta a essere prudenziale nel suo approccio, considerando il marcato irrigidimento delle condizioni di finanziamento e il forte indebolimento del credito. Questi fattori potrebbero avere ripercussioni sull’attività economica, sulla stabilità finanziaria e sulla stabilità dei prezzi a medio termine. Pertanto, è necessario valutare se il rialzo dei tassi di interesse da solo sia sufficiente a mantenere l’inflazione sotto controllo.

In conclusione, mentre la Fed e la BCE si sforzano di combattere l’inflazione, l’approccio che entrambe le banche centrali adottano può variare. Tradizionalmente, il rialzo dei tassi di interesse è stato uno strumento ampiamente utilizzato per controllare l’inflazione. Tuttavia, ci sono crescenti argomentazioni a sostegno di un approccio più flessibile, che consideri anche altre variabili economiche e finanziarie.