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FCA, decisione storica. Lingotto divorzia da Ferrari

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ROMA (WSI) – Una decisione storisca, che sancisce la separazione tra la “vecchia Fiat” e la Ferrari. Una decisione considerata dal numero uno di FCA la migliore. Lo scorporo del Cavallino ci sarà. E per gli analisti il valore di mercato del gruppo di Formula Uno sarà pari a oltre 6 miliardi di euro.

“Dopo l’acquisizione della quota di minoranza in Chrysler all’inizio di quest’anno la trasformazione di Fiat e Chrysler in Fca si è completata all’inizio di questo mese con il debutto al Nyse. Con l’intento di rafforzare il piano 2014-2018 e massimizzare il valore dei nostri business per gli azionisti, è appropriato che noi perseguiamo percorsi separati per Fca e Ferrari”, ha detto Marchionne.

“Il Cda sostiene la convinzione del management che quest’operazione rappresenti per Fca la scelta migliore per supportare il successo del gruppo nel lungo termine e nel contempo rafforzare significativamente la struttura del capitale di Fca”, ha continuato.

La separazione della Ferrari da Fca sarà completata nel 2015 e verrà effettuata attraverso l’offerta pubblica di una parte della partecipazione di FCA in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione di Fca in Ferrari agli azionisti di FCA.

FCA prevede la quotazione di Ferrari sia a Wall Street che in un altro mercato europeo.

“Sono felice di questo nuovo passo in avanti – commenta il presidente di Fca John Elkann – nella strategia di sviluppo di Fca”. La separazione di Ferrari “preserverà l rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di FCA di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business”.

Tra le altre misure a cui il consiglio di amministrazione ha dato il via libera, il collocamento di un pacchetto di azioni FCA fino a 100 milioni di titoli e l’emissione di un convertendo fino all’ammontare di 2,5 miliardi di euro. In dettaglio il Cda Fca ha autorizzato il collocamento e la vendita di azioni ordinarie FCA e di un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria.

Le offerte dovranno essere registrate presso la U.S. Securities and Exchange Commission. L’offerta – informa un comunicato – riguarderà sino a 100 milioni di azioni ordinarie Fca, incluse le 35 milioni di azioni ordinarie proprie detenute da Fca e circa 54 milioni di azioni ordinarie per reintegrare il capitale delle azioni cancellate a seguito dell’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti Fiat riconosciuto dalla normativa italiana nell’ambito della fusione transfrontaliera di Fiat S.p.A. in FCA”.

Inoltre, prosegue il comunicato, “Fca si attende di collocare un ammontare nominale complessivo sino a 2,5 miliardi di dollari USA di obbligazioni a conversione obbligatoria mediante un’offerta registrata presso la SEC e rivolta a investitori istituzionali statunitensi ed internazionali. Le obbligazioni a conversione obbligatoria saranno convertibili obbligatoriamente alla scadenza in azioni ordinarie FCA. Il tasso di interesse, il rapporto di conversione e gli altri termini e condizioni delle obbligazioni a conversione obbligatoria saranno definiti al momento del pricing dell’offerta. Ci si attende che gli investitori che parteciperanno all’offerta, subordinatamente al completamento della separazione di Ferrari annunciata oggi, avranno titolo a partecipare all’operazione di separazione e ricevere azioni di Ferrari secondo le usuali regole di adeguamento dei termini di conversione. Ci si attende che l’offerta sia completata entro la fine del 2014”.

FCA si attende di rimborsare anticipatamente i prestiti obbligazionari di Chrysler in circolazione non più tardi della prima data di rimborso opzionale di giugno 2015 per le Senior Secured Notes con scadenza 2019 e cedola 8% e di giugno 2016 per quelle con scadenza 2021 e cedola 8-1/4%.

Parla intanto Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA. “E’ un grande giorno, questo è il giorno in cui abbiamo fatto chiarezza. Abbiamo risolto tante delle questioni aperte in Fca, prima di tutto quella riguardante Ferrari”. A tal proposito: “Internamente abbiamo una nostra stima del valore di Ferrari, ma sara’ il mercato a fare la sua valutazione. Penso che saremo positivamente sorpresi”.

Sullo scorporo e sulla quotazione Ferrari, Marchionne ha detto: “Vogliamo mantenere il business e abbiamo intenzione di gestire il futuro dell’azienda in modo che possa avere un suo posizionamento appropriato nel mercato del lusso. Vogliamo farlo in un modo intelligente per far si’ che possa migliorare e garantire il suo valore”.

“Non ho cattive notizie da darvi.Non ci sono problemi dal punto di vista della struttura finanziaria di Fiat-Chrysler come è stato scritto”. Come Gruppo “per il 2015 rimaniamo ‘bullish’, con una stima di rialzo, che porterebbe le vendite globali di Fca a quota 4,8-4,9 milioni di auto”.”Mi aspetto una buona performance del fatturato Jeep, da cui mi aspetto un buon anno”.

Dunque: “Siamo ottimisti sui volumi e sull’andamento di Fca nel 2015”. Parlando poi dell’aumento dell’indebitamento Marchionne ha sottolineato che e’ dovuto “a fattori stagionali”.

Sul convertendo, Fca ha condotto dei propri “stress test” per arrivare a definire l’ammontare delle obbligazioni a conversione obbligatoria. “Abbiamo considerato una serie di stress test per arrivare a definire la cifra di 2,5 miliardi”.

Marchionne ha spiegato che in Fca “si è cercato “di trovare un ammontare di capitale necessario per far fronte al peggior calo di volumi possibile”. Poi in senod al cda “abbiamo cercato di immaginare lo scenario peggiore possibile così da poter far fronte a tutti gli scenari e a un potenziale calo dei volumi”.

Marchionne ha inoltre ricordato che in passato negli anni in cui è esplosa la crisi la Fiat non è mai ricorsa ad aumenti di capitale. “Non abbiamo mai realizzato aumenti di capitale nel 2008 e nel 2009″, quando la situazione era particolarmente difficile” ha concluso.