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FCA torna al centro di voci di fusione: ora tocca a Renault

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FCA torna sotto i riflettori del mercato su nuove speculazioni riguardo future operazioni di fusione, dopo le forti avances nei confronti del Lingotto da parte di Psa. I due gruppi insieme formerebbero il quarto costruttore di auto al mondo per unità immatricolate.

Questa volta i fari si accendono su un’altra azienda francese: Renault. Che, stando a voci del Financial Times, starebbe studiando di riprendere i colloqui per una fusione con il suo partner giapponese Nissan entro 12 mesi e guarda anche più avanti, a un altro merger, che vede Fca tra i target preferiti.

Il Financial Times cita due fonti che sostengono che l’ex numero uno di Nissan-Renault Carlos Ghosn (prima del suo arresto in Giappone, ndr) abbia avuto contatti con Fca per una partnership o una fusione.

Secondo un un’altra fonte, è possibile che Fca trovi l’accordo per una fusione con un altro gruppo nel tempo che Renaul e Nissan impiegheranno per risolvere le loro questioni.

Titolo FCA accelera: è il migliore a Piazza Affari

In Borsa intanto, il titolo FCA segna la performance migliore del listino principale, salendo del 4% a 13,618 euro sui massimi da inizio febbraio. Il titolo Renault a Parigi sale del 3% mentre Nissan a Tokyo ha chiuso in calo del 3,5%.

‘La notizia alimenta ulteriormente la speculazione su possibili scenari di M&A per Fca – commentano gli analisti di Equita – anche se i tempi di questa opzione non sono comunque brevi’.

La fusione Renault-Nissan è già stata perseguita in passato senza successo, il neo presidente Senard (in precedenza ceo di Michelin), secondo gli analisti, ‘potrebbe essere la persona giusta nel tentativo di conciliare le parti’.

Il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, spiega Equita,

“non avrebbe comunque urgenza di procedere a un’ulteriore aggregazione, avendo già una dimensione tale da garantire in maniera autonoma significative economie di scala, con oltre 10 milioni di auto vendute nel 2018”.

Il Financial Times riporta anche che il gruppo franco-nipponico entro la fine dell’anno dovrebbe annunciare un business plan con l’obiettivo di raggiungere 14 milioni di veicoli immatricolati e generare sinergie per 10 miliardi entro il 2022.

“Motivo in più – conclude Equita – per non credere che una proposta di fusione possa concretizzarsi in tempi brevi”. Equita ha un rating di hold sul titolo Fca con target price a 16,1 euro.