Economia

Fattore ESG: una finanza sostenibile per combattere l’impatto di Covid-19

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Per guidare il vero cambiamento la sostenibilità va messa al primo posto, un impatto reale e tangibile su questo tema è la sfida più importante.

di Daniela La Cava

Governi europei e attori istituzionali mettano la sostenibilità al centro dell’attuazione di Next Generation EU. Il mondo dell’economia e il mondo delle imprese possono favorire una transizione sostenibile in tutto il pianeta, generando impatti significativi a livello globale con sostegno alle riforme e agli investimenti”. Questa l’esortazione dell’amministratore delegato di Deloitte Italia, Fabio Pompei, secondo il quale “per guidare il vero cambiamento la sostenibilità va messa al primo posto, un impatto reale e tangibile su questo tema è la sfida più importante”.

Creare valore attraverso la sostenibilità ed ESG. È chiaro da tempo che la valutazione della capacità delle aziende di creare valore e tenere sotto controllo i rischi deve prendere in considerazione e passare anche dalla sostenibilità e dalle performance ESG (ovvero Environmental, Social and Governance: un insieme di criteri per verificare la sostenibilità degli investimenti). Tematiche che devono essere, tuttavia, considerate anche alla luce degli stravolgimenti portati dal Covid-19 che hanno proiettato tutti in un mondo nuovo, con uno sguardo al futuro diverso. Uno scenario che si deve adeguare velocemente ai cambiamenti in atto, soprattutto perchè emergono nuovi rischi da monitorare. Uno scenario in cui fattori ESG e legati alla sostenibilità sono da tenere sempre più in considerazione anche nei processi di investimento. Questo uno dei principali temi trattati nel corso dell’ultimo ‘Supervision, Risks & Profitability‘, l’evento annuale promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e organizzato da ABIEventi in collaborazione con DIPO a cui ha preso parte anche Deloitte.

Ripercussioni economico-finanziare nell’era Covid-19.

Deloitte ha di recente analizzato le conseguenze economiche e finanziarie della pandemia da coronavirus, scoppiata in Italia a fine febbraio.
“La diffusione del Covid-19 è stata devastante sia in termini di perdite di vite umane sia per le conseguenze economiche”, sottolineano gli esperti di Deloitte secondo i quali “gli impatti di lungo termine del contagio sono ancora lontani dall’essere chiari”. I mesi di lockdown, decisi dai Governi e indispensabili per contenere i contagi, hanno causato uno shock congiunto di domanda e offerta senza precedenti.
Dal lato dell’offerta, il problema principale riguarda lo stop della produzione, che ha implicato dei seri problemi in alcuni settori come l’automotive, le compagnie aeree e il turismo. Dal lato della domanda, la riduzione di reddito unita ai timori di contrarre il virus e all’incertezza futura hanno spinto le persone a spendere meno.

Si sono poi materializzate le ripercussioni finanziarie. Sui mercati si è assistito a forti cali tra la fine di febbraio e marzo (quando il virus ha oltrepassato i confini cinesi). Immediata la reazione delle banche centrali che sono entrate in azione, mettendo in atto misure accomodanti (dovish) per sostenere il mercato del credito e ridurre al minimo la volatilità degli spread. Tra le prime a muoversi la Fed che lo scorso 23 marzo ha lanciato un QE illimitato per arginare l’attacco della pandemia al mondo finanziario. La BCE ha messo in campo, invece, il Pepp, ovvero il Pandemic emergency purchase programme: il nuovo programma di acquisti di titoli del settore pubblico e privato.
“Nonostante alcuni segnali positivi, la crisi congiunta di domanda e offerta generata dal virus e le misure per contrastarla porteranno a una contrazione senza precedenti (almeno per il 2020/2021) del Pil e di un forte aumento del debito. Di conseguenza, i Paesi con problemi di crescita strutturale e un debito pubblico elevato potrebbero essere esposti a un forte aumento del default risk”.

Come valutare i rischi

La valutazione dei rischi di sostenibilità? Può essere un passo importante in grado di generare valore per le aziende. Come sottolinea Paolo Gianturco, senior partner di Deloitte, responsabile FinTech: “è più di un semplice elemento nella lunga lista di preoccupazioni che un’azienda deve gestire. È un importante driver del business che ha un forte potenziale per rafforzare la performance. Tuttavia ­­–  rimarca Gianturco – si tratta di un tema ancora lontano dalla maturità: quello che manca sono protocolli e linee guida per calcolare l’impatto della sostenibilità.
E nella gestione e valutazione dei rischi entrano in campo tutte le tematiche FinTech. “Un migliore utilizzo dei dati consente di dare maggiore consistenza alle informazioni per migliorare il risk assessment e generare una finanza più sostenibile”, conclude l’esperto di Deloitte.