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Facebook: Ipo sottoscritta in eccesso, ma analisti invitano alla calma

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New York – Mancano ormai pochi giorni al listing di Facebook. L’offerta pubblica iniziale (Ipo, Initial Public Offering) del social network sarebbe già sottoscritta in eccesso. Ma gli analisti avvertono che il prezzo, e la valutazione fino a $96 miliardi, sarebbero eccessivi.

Nonostante il rallentamento della crescita economica globale, una valutazione considerata eccessiva per tanti e segnali di vari problemi per la società ad incrementare le entrate, l’Ipo sarebbe già stata sottoscritta in eccesso da parte degli investitori istituzionali, secondo quanto comunica a Reuters una fonte a conoscenza del listing.

Con la vendita di 337 milioni di azioni, in un range tra $28 e $35, la società cerca di ottenere circa $10,6 miliardi. Ma gli analisti avvertono che il prezzo potrebbe anche essere ritoccato al rialzo in caso la domanda dimostri di essere sufficientemente forte. Una seconda fonte conferma sempre a Reuters che un grande investitore istituzionale avrebbe piazzato un ordine importante proprio in questi giorni.

Ma secondo un sondaggio condotto da Bloomberg, tra vari analisti globali, il prezzo attuale sarebbe eccessivo. Perlomeno, questo il pensiero del 79% dei 1.253 intervistati. Con un prezzo tra $28 e $35 per azione, raggiungerebbe infatti 99 volte gli utili, un multiplo superiore al 99% delle società che compongono l’indice S&P500.

Nonostante gli oltre 900 milioni di utenti raggiunti, Facebook dovrebbe infatti concentrarsi di più sulle varie opportunità che si presentano, e cercare di sfruttare nel miglior modo possibile per gli utili societari la crescente base di utenti.