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Euro? “Creazione economica più nonsense di sempre”

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Siena (WSI) – Tassi di interesse: in area Euro questa mattina si assiste ad una partenza leggermente negativa delle borse sulla scia del ribasso di quelle asiatiche, dopo gli aggiornamenti in arrivo dagli Usa sui negoziati sul fiscal cliff. Lo spread Italia-Germania è in rialzo per il secondo giorno consecutivo ed è ritornato al di sopra dei 300pb. Sul fronte macro la fiducia dei consumatori tedeschi a gennaio è calata in modo inatteso per il secondo mese consecutivo, probabilmente a causa delle incertezze sull’economia globale. La Bundesbank questa settimana ha avvertito di attendere una contrazione marcata dell’economia tedesca nel quarto trimestre, con un recupero nel corso del 2013. In Italia sono risultate al di sotto delle attese le vendite al dettaglio di ottobre, calate dell’1% m/m, peggiore variazione mensile dallo scorso aprile.

La Germania nel 2013 ridurrà l’ammontare delle emissioni di bond governativi ai livelli pre-crisi (250Mld € dai 255 del 2012). Si tratta dell’ammontare più basso da 5 anni. Anche la Francia ridurrà le emissioni nel 2013 di 9 Mld€ portandole a 169Mld. Secondo quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale spagnola, la Spagna ha comunicato l’emissione di sei bond a tasso variabile con scadenza tra il 2014 ed il 2017 per un controvalore di 2,67Mld€. Lo scopo è quello di sostituire parzialmente un prestito sindacato che il governo aveva stipulato con le banche per finanziare il piano di aiuti alle regioni.

Negli Usa listini azionari ieri in rialzo in attesa dei negoziati sul fiscal cliff. Questa notte però, dopo un primo annuncio di slittamento del voto alla camera sul cosiddetto “piano B” repubblicano, è arrivato l’annuncio ufficiale della cancellazione del voto stesso per mancanza dei voti necessari per garantirne il passaggio. Boehner portavoce repubblicano alla camera ha concluso dichiarando: “ora starà al presidente lavorare con il senatore Reid (leader democratico al Senato) per evitare il fiscal cliff”.

E’ però improbabile che un eventuale voto finale possa esserci prima della fine della prossima settimana in quanto il senato si riunirà nuovamente il prossimo giovedì. Se la proposta repubblicana fosse passata, si sarebbe trattato del primo voto repubblicano a favore di un rialzo delle tasse in oltre un ventennio. Nel frattempo l’ICE, una delle principali borse dove vengono scambiati prodotti collegati alle commodity, ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione del NYSE per un valore complessivo di 8,2Mld$. Sul fronte macro il Pil del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo da 2,7% a 3,1% su base annualizzata.

Valute: euro in deprezzamento questa notte dopo le notizie in arrivo dagli Usa, raggiungendo nuovamente quota 1,32. Seconda giornata di apprezzamento generalizzato per lo yen favorito dal calo dei listini azionari asiatici durante la notte. Nel corso della giornata di ieri si era comunque assistito ad un temporaneo deprezzamento della valuta asiatica durante la sessione europea. Per oggi il supporto si colloca presso area 110,50-110; la resistenza più vicina presso 111,15.

Materie prime: ancora una giornata negativa per i metalli preziosi con l’oro calato sotto soglia 1650$, ai minimi da agosto. I dati del Fmi mostrano che il Brasile a novembre ha aumentato le riserve auree per il terzo mese, raddoppiando l’ammontare che deteneva ad agosto. Acquisti anche dalla Russia. Intanto ennesimo nuovo record per l’oro detenuto dagli etf mondiali. Lieve calo per il Brent, positivo il Wti. Questa mattina però entrambi le tipologie di petrolio sono in calo dopo gli sviluppi dei negoziati sul fiscal cliff, con quello Usa più penalizzato. In evidenza il gas naturale Usa (+4,3%) dopo il calo superiore alle attese delle scorte Usa. Giornata negativa per i metalli industriali guidati dal ribasso del rame (-2%). Infine tra gli agricoli negativi i cereali e la soia (-2%).

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