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Elezioni Usa, cosa aspettarsi adesso?

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A cura di Nadège Dufossé e Florence Pisani di Candriam

Joe Biden inizierà il proprio mandato come 46° presidente degli USA il 20 gennaio 2021. I mercati sono sollevati e hanno reagito positivamente alla notizia.

Un Paese profondamente diviso

Quasi il 67% degli americani si è recato alle urne, il tasso di affluenza più alto… dal 1900! I risultati hanno comunque rivelato una nazione profondamente divisa. Joe Biden ha vinto, ma la corsa contro Donald Trump è stata serrata.

I democratici dovrebbero riuscire a mantenere una maggioranza alla Camera, ma meno solida. Tuttavia, a meno che il ballottaggio per il Senato in Georgia non si concluda con una doppia vittoria dei Democratici, il governo resterà diviso.

Sarà difficile garantire un sostegno fiscale sostenuto all’economia

Senza una maggioranza al Congresso, Joe Biden avrà difficoltà ad attuare appieno il suo programma “Build Back Better”, a meno che il nuovo Presidente non riesca a raggiungere un bipartitismo che sostituisca progressivamente la linea del voto di partito che ha dominato l’attuale Congresso.

A breve termine, il Congresso dovrebbe almeno votare una risoluzione di continuità prima dell’11 dicembre. Potrebbe anche accettare di estendere i programmi supplementari di assistenza alla disoccupazione che termineranno il 31 dicembre e offrire un aiuto minimo agli Stati che stanno per esaurire le risorse. Resta da vedere se il Presidente firmerà questi disegni di legge.

Sollievo a breve termine e forte ripresa del mercato

I mercati hanno registrato forti rimbalzi la scorsa settimana nonostante l’incertezza sull’esito delle elezioni. A 3505, l’S&P è vicino ai massimi di settembre e ottobre, mentre la volatilità è quasi dimezzata (l’indice VIX è sceso da 41 a 25).
I mega caps tecnologici hanno beneficiato dell’assenza di un’onda blu (meno rischi di regolamentazione e di aumento delle tasse) e spinto al rialzo il mercato americano.
Il calo di 10 pb delle aspettative di inflazione (il breakeven dei Treasury a 10 anni è sceso dall’1,75% all’1,65%) e i tassi nominali hanno sostenuto anche i titoli growth. In generale i mercati hanno beneficiato del calo del rischio politico prezzato in vista delle elezioni.

Danni economici della pandemia contro la speranza di un vaccino

L’attenzione degli investitori si concentrerà ora nuovamente sul virus, sui danni economici e sull’entità del sostegno fiscale fornito. In questo contesto, la questione del vaccino diventerà centrale per gli investitori.

L’elezione di Joe Biden è comunque una buona notizia per i risky asset non USA che dovrebbero beneficiare del ritorno del multilateralismo e di una politica estera meno caotica. È anche positiva per la sostenibilità e il cambiamento climatico, poiché Joe Biden ha già annunciato la sua volontà di far rientrare gli Stati Uniti nell’accordo di Parigi sul clima.