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El-Erian: a guidare il mercato sono diseguaglianza e liquidità

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La breve durata dei ribassi guidati dagli sviluppo del caso Russiagate è dovuta alla grande disponibilità di liquidità da parte del mercato. Il fattore che guida il mercato, ora, sarebbe soprattutto questo e non più il “Trump trade”, l’acquisto giustificato dalla prospettiva che i tagli fiscali e la deregulation promessa dal presidente Usa stimolino la crescita. E’ questa la visione di Mohammed El-Erian, capo economista di Allianz.

 

“Ho sottostimato la forza delle iniezioni di liquidità”, ha ammesso El-Erian a colloquio con alcuni giornalisti della Cnbc, “Non solo da parte della Fed, ma penso che l’aumento della diseguaglianza nei redditi abbia comportato minori consumi e maggiori investimenti nei mercati. La quota destinata ai profitti è talmente alta che le società stanno rimettendo nei mercati il loro denaro”.
Insomma l’andamento del mercato “Non è più un Trump trade” bensì “una via di mezzo fra una scommessa sulla reflazione e una liquidity trade”, ha detto El-Erian. Questo fenomeno non è visto con grande entusiasmo dall’economista di Allianz che ha detto che le banche centrali stanno “distorcendo i mercati” con le loro politiche di espansione monetaria, inducendo gli investitori ad assumere rischi “per i quali si pentiranno”.

 

El-Erian ha aggiunto, infine, che se Trump dovesse mantenere le sue promesse sul fronte della riforma fiscale e irrobustisse così le prospettive economiche americane, ciò ridurrebbe l’impatto (che si ritiene negativo sull’azionario) dei futuri rialzi dei tassi Fed.