Mercati

Effetto Bernanke, euro verso $1,36

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LEGNANO (WSI)- Abbiamo fatto 30, facciamo 31. Questo il succo di quanto comunicatoci ieri dal FOMC, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, che ha mantenuto in essere il piano di Quantitative Easing da 85 miliardi (45 bill sui Treasuries e 40 bill sugli MBS), al fine di sostenere l’economia americana che non sta dando abbastanza segnali di miglioramento tali da far considerare un’effettiva exit strategies dal piano di allentamento monetario.

Quali i motivi?

Macroeconomici. L’attività economica sta crescendo ad un ritmo moderato e, sebbene gli ultimi dati che dipingono la situazione del mercato del lavoro abbiano mostrato miglioramenti (ultimi jobless claims inferiori a 300k e una continua creazione di posti di lavoro), essi non risultano sufficienti per fermare le macchine stampa-soldi a trasferire all’economia reale. E meno male, aggiungeremmo noi.

La strada è intrapresa ed un’uscita a settembre con una riduzione di 5-10-15 miliardi di acquisti (possibile secondo la maggior parte degli analisti mondiali, non per noi) sarebbe stata, a nostro parere, una mossa azzardata in quanto avrebbe potuto portare a forti ripercussioni sui mercati, leggasi borse in discesa e dollaro in rafforzamento, tutto ciò che gli americani non vogliono…

La disoccupazione rimane elevata secondo il board direttivo (ultimo dato a 7.3% dovuto ad un minore tasso di partecipazione alla forza lavoro) e potrebbe attestarsi nel 2013 all’interno di una forchetta che si muove tra 7.1% e 7.3%, mentre dovrebbe avvicinarsi al 6.5% desiderato prima di, ufficialmente, assottigliare (“tapering” significa letteralmente questo) il piano di acquisti, durante il 2014, dove dovrebbe raggiungere un range compreso tra 6.4% e 6.8%.

I rischi a ribasso per quanto concerne le prospettive economiche rimangono in essere, mentre l’inflazione rimane saldamente sotto la soglia obiettivo del 2% e così rimarrà per tutto il 2013, con un consensus che la vede in salita verso il target nel medio periodo ma che, per tutto il 2013 e 2014 la prevede sotto l’1.8% (attualmente siamo a 1.5%). Un quadro ancora umido, che toccato con un dito potrebbe rovinarsi irrimediabilmente.

Quali le reazioni del mercato?

Quelle che presumibilmente ci si poteva attendere, di fronte ad una lettura attenta delle ultime price action viste sul dollaro, sulle materie prime (oro in testa) e sulle borse. Il biglietto verde è stato venduto in maniera strutturale contro qualsiasi cosa e gli indici americani che hanno toccato nuovi massimi storici (a parte, chiaramente, il Nasdaq).

Oro in salita dopo le discese viste pre Federal Reserve e borse mondiali che hanno seguito (e che in apertura oggi, proseguiranno con alta probabilità) le cugine americane. Un quadro di risk on che avevamo ipotizzato e che è andato a realizzarsi. Seguiamo il mercato guardando comunque al dollaro come potenzialmente unidirezionale prestando attenzione ai dati inglesi della mattinata (vendite al dettaglio) che potrebbero portare la sterlina a decorrelarsi nel breve rispetto ad euro e dollaro australiano.

QUADRO TECNICO

EurUsd: la moneta unica europea sta scambiando sopra 1.3500 e sta consolidando sopra questo livello. E’ possibile seguire la formazione di una divergenza ribassista che potrebbe portare a correzioni verso 1.3450 (punti precedenti e sopra la media mobile a 21 a 4 ore) ma anche il livello di 1.34 ¾, individuabile su un grafico orario dalla media a 21, potrebbe intervenire per dare fastidio all’eventuale correzione. Da curare con attenzione quest’ultima area come supporto e l’area passante per 1.3550, che se superata potrebbe portare ad accelerazioni verso 1.35 ¾ ed in estensione 1.3600.

UsdJpy: il dollaro yen ha tentato lo sfondamento di 98.00, non riuscito a causa delle vendite di yen che hanno comunque finanziato l’acquisto di rischio, anche se in misura inferiore rispetto al dollaro americano. La correzione è avvenuta durante la notte e la media a 21 oraria sta intervenendo come livello di resistenza dinamica che, insieme ai punti precedenti statici passanti per 98.65 potrebbe fornire delle buone resistenza da sfruttare per pensare ad acquisti di yen, tenendo conto che un superamento di 98.85 potrebbe cambiare lo scenario a rialzo, con forti livelli di resistenza che comunque passano tra 99.00 e 99.40, area raggiungibile ma che potrebbe determinare, in qualsiasi punto, una frenata dei prezzi. Un ritorno verso i minimi potrebbe suggerire delle rotture ribassiste ulteriori verso 97.40 nel caso in cui lo stocastico non si avvicini all’ipervenduto con i prezzi sui minimi.

EurJpy: stiamo correggendo verso 133.00 e non possiamo escludere tentativi di avvicinamento verso area 132.70, individuabili su un grafico orario da punti statici precedenti e dalla media a 21, dove potremmo attenderci delle frenate per ripartire verso l’alto, scenario da non escludere anche in caso di ripartenza diretta sopra i massimi, da valutare operativamente sopra l’area di 133.45. In caso di discesa sotto 132.35 lo scenario potrebbe prevedere discese verso 131.80.

GbpUsd: bella salita e consolidamento sopra 1.6100 per la sterlina che si sta muovendo all’interno di un triangolo che potrebbe rappresentare una figura di continuazione rialzista. L’area passante per 1.60 ¾ potrebbe rappresentare un buon livello di supporto per valutare acquisti di sterlina , tenendo conto che un ritorno sotto area 1.6045 potrebbe portare a rafforzamenti del dollaro che potrebbero spingersi verso figura. Come sull’euro, qui c’è la possibilità che si formi una divergenza ribassista che, in caso di conferma, può darci la possibilità di seguire la discesa contemplando, unitamente, supporti e stocastico che, fino a quando non dovesse trovarsi in ipervenduto potrebbe suggerire la continuazione del movimento. Una ripartenza sopra 1.6175 potrebbe lasciare spazio verso 1.6220.

AudUsd: consolidamento sopra la media a 21 oraria senza la possibilità di formazione di una divergenza ribassista sul 4 ore. Seguiamo l’avvicinamento ai supporti dati dalla media a 21 oraria con i prezzi all’interno di una bandiera potenzialmente rialzista che può portare ai massimi precedenti ed a nuovi massimi in area 0.9550. In caso di discesa sotto area 0.9440 è possibile valutare l’idea di discese verso la figura.

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