Economia

Educazione finanziaria, cresce l’interesse anche tra i giovani

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Cresce l’interesse per la finanza. Giovani e donne più consapevoli di saperne di meno, ma con una maggior determinazione nel voler imparare: Millennial e Generazione Z tra coloro che di più desiderano aumentare le proprie conoscenze. Sono questi alcuni dei trend emersi dalla ricerca sull’educazione finanziaria presentata ieri da Pictet Asset Management.

La ricerca sull’educazione finanziaria di Pictet

Ottobre è il mese dedicato all’educazione finanziaria e, per il secondo anno consecutivo, Pictet Asset Management ha voluto dare il proprio contributo con una nuova ricerca dedicata all’analisi dello stato dell’arte dell’alfabetizzazione finanziaria in Italia, dal titolo “Osservatorio internazionale EduFin 2022: la finanza secondo le nuove generazioni”.

“Sebbene l’Italia sia tristemente nota per bassi livelli di alfabetizzazione finanziaria, quest’anno abbiamo notato alcuni aspetti che ci fanno ben sperare e che potrebbero divenire evidenti e consolidati nel lungo periodo”, ha commentato Daniele Cammilli, head of marketing di Pictet AM. I risultati dell’analisi sono stati presentati durante una tavola rotonda, cui hanno preso parte: Paola Soccorso, Consigliere Ufficio Studi Economici dei Consob; Alessandro Paralupi, direttore generale dell’OCF; Riccardo Haupt, head of strategy di Will Media; Daniele Cammilli, head of marketing di Pictet AM Italia. A moderare l’evento Nicola Ronchetti, fondatore e ceo di FINER (Finance Explorer).

I trend emersi

Nel 2022, l’interesse per la finanza è aumentato: il 35% si dice molto interessato ai temi attinenti alla finanza e gli investimenti (era il 27% nel 2021). Importante crescita di interesse si registra tra i non investitori, gli studenti maggiorenni e gli studenti delle scuole medie superiori.

Nonostante la diffusione sempre più ampia di blog tematici, le persone intenzionate a orientarsi in ambito finanziario sembrano prediligere altri canali: cresce infatti l’attitudine ad affidarsi a comunità online e influencer, accendendo un riflettore sul tema della consulenza informale. Il 39% dei rispondenti tende a chiedere suggerimenti ad amici e conoscenti; il 17% crede negli influencer outsider nel settore, mentre la fiducia in blog indipendenti è al 9%. Seppure con un impatto ancora limitato, l’affidarsi ai consigli di un influencer è decisamente più marcato tra i non risparmiatori (19%), gli studenti over 18 (21%) e gli studenti tra i 16 e i 18 anni (23%).

[/media-credit] Fonte: “Osservatorio internazionale EduFin 2022: la finanza secondo le nuove generazioni”.

Capitolo comunicazione. Fiducia nei blog e nelle comunità on line mediamente scarsa (blog 9% e influencer 17%) meglio amici e conoscenti (39%). E poi, un confronto internazionale: Italia allineata a Francia e Germania sull’alfabetizzazione finanziaria, Spagna un passo indietro, UK sopra la media.

Ai rispondenti è stata chiesta inoltre anche una sorta di autovalutazione sulla conoscenza dei temi della finanza: ne è emerso come sia in crescita la percentuale di coloro che dichiarano di avere una buona conoscenza, ma anche di chi ha voglia di aumentarla.

Insomma, il quadro emerso dalla ricerca pubblicata da Pictet AM appare decisamente migliore delle aspettative, le quali sono solitamente basse quando si parla di educazione finanziaria nel nostro Paese.