Ecco come l’euro forte cambierà i piani della Bce

di Mariangela Tessa
30 Agosto 2017 11:18

Il rally dell’euro sarà determinante nelle prossime decisioni della Bce. È quanto scrivono in una nota gli analisti di Credit Agricole, a una settimana circa dalla riunione dell’istituto monetario di Francoforte, in calendario il prossimo 7 settembre.

Secondo gli esperti della banca francese, “dopo mesi di attese, siamo entrati nella fase finale del rally dell’euro”.

“La moneta unica – si legge in una nota – ha testato livelli che non vedeva da anni. Una situazione che dovrebbe rallentare il programma di politica monetaria restrittiva. Tanto più perché l’apprezzamento della moneta unica è stato accompagnato da un indebolimento del mercato. Di recente – aggiungono – in tutta l’eurozona i rendimenti dei bond hanno iniziato a salire, creando nuove pressioni restrittive alle condizioni finanziarie della zona euro”.

Per tutte queste ragioni, gli analisti della banca francese ritengono che nei prossimi giorni per il mercato dei cambi la questione centrale sarà individuare quella che per Draghi è la cosiddetta “soglia del dolore”.

“Crediamo che la forte risalita dell’euro negli ultimi mesi abbia spinto la moneta unica verso questa soglia”.

Allo stesso tempo, gli analisti sottolineano che la combinazione di un euro forte e quotazioni del petrolio deboli possano porre significativi rischi al ribasso per l’inflazione dell’Eurozona nei prossimi 6-12 mesi.

“Sospettiamo quindi che ulteriori guadagni a breve termine dell’euro possano aumentare il rischio di una comunicazione molto vaga e non convenzionale o addirittura un ritardo di qualsiasi annuncio di tapering”, sostengono dalla banca francese.