Economia

Eba, banche europee entrano nella tempesta coronavirus con miglioramento asset

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Le banche europee sono entrate nella tempesta causata dalla pandemia di coronavirus con un miglioramento della qualità degli asset e una minore esposizioni verso i crediti non-performing loans.

È quanto emerge dall’ultimo rapporto trimestrale dell’Autorità bancaria europea, relativo all’ultimo trimestre 2019, che ha passato in rassegna 147 banche (pari a oltre l’80% del settore Ue).

Entrando nel dettaglio del report, emerge che l’indicatore patrimoniale degli istituti di credito Cet1 ha raggiunto il 14,8% a pieno rispetto della regolamentazione rispetto a 14,4% nel terzo trimestre grazie a un maggiore patrimonio ma anche alla riduzione dell’ammontare delle esposizioni rischiose in parallelo al calo degli asset totali e dei prestiti totali.

L’Eba indica che ‘le posizioni equilibrate di capitale permettono alle banche di fronteggiare l’impatto della crisi sanitaria e di fornire prestiti all’economia’.

 

Migliore gestione dei crediti in portafoglio

Nello stesso periodo, il ratio di non-performing loans ha segnato una flessione (dal 2,9 al 2,7%), proseguendo un trend di piccole riduzioni come si è visto negli ultimi tre trimestri.

“Il ratio di Npl – si legge nella nota –  è calato anche se il denominatore (prestiti totali e anticipazioni) ha segnato una diminuzione”.

I dati Ifrs9 mostrano un miglioramento della qualità degli asset.  La quota di crediti ‘stage 2’ (per i quali la perdita attesa viene calcolata su un periodo che va fino alla scadenza naturale del finanziamento) – spiega la nota – ha segnato una flessione  da 6,9% a 6,8%; la quota di crediti ‘stage 3’ (inadempienze probabili e sofferenze) dal 3,3% al 3,1%.

Guardando avanti, l’attesa è che la qualità degli asset si deteriorerà nei prossimi trimestri anche se gli stimoli monetari e fiscali e le risposte sulla moratoria sui debiti può fornire sollievo alle banche e ai clienti

Uno sguardo infine al Roe, che è calato di 80 punti a 5,8%, ben al di sotto del costo medio per equity nelle banche dello spazio economico europeo e della Ue.

Il rapporto costi costi operativi e margine di intermediazione ha segnato un aumento da 63,3% a 64%.

Nonostante un leggero aumento da 1,43% a 1,45%, il margine di interesse netto è rimasto a un livello molto basso.

Tali trend, indica l’Eba, insieme all’aumento dei costi per il rischio presumibilmente forte e alle attese di calo delle commissioni, aumenterà significativamente la pressione sulla redditività delle banche.