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E ora attenti a questo bond italiano

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ROMA (WSI) – Il Gruppo Waste Italia ha scontato duramente il mancato il pagamento della cedola da 10 milioni di un bond emesso dalla controllata Waste Italia nel novembre del 2014, in scadenza nel 2019. Decorso il termine di 30 giorni, entro i quali è ancora possibile rimediare, si avvierà il default secondo il regolamento dell’obbligazione.

Oggi il titolo, tuttavia, ha riacquistato il 12,5% a 0,189 euro, anche se, allargando lo sguardo, emerge chiaramente la sfiducia del mercato nei confronti del Gruppo Waste Italia già ben prima che lunedì sera venisse comunicata l’inadempienza sull’obbligazione: nell’ultimo mese le azioni hanno ceduto circa il 31% e oltre il 76% negli ultimi sei.

L’agenzia di rating Fitch, in seguito al mancato pagamento del bond ha tagliato il rating da CC a C, aggiungendo fra le criticità anche le deboli performance operative, i livelli di liquidità e un piano industriale giudicato conservativo. Il debito della società attiva nella gestione dei rifiuti era già stato considerato insostenibile da Moody’s e Fitch già due mesi fa.

Nell’ultimo bilancio annuale il gruppo Waste Italia aveva comunicato perdite crescenti, che, al 31 dicembre 2015, si attestavano a 37,510mila euro (il rosso del 2014 era di 21,762mila). Nel  comunicato relativo ai risultati preliminari si poteva già leggere che in “presenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale”.

In un altro comunicato, che annunciava il rinvio della presentazione dei risultati annuali, si anticipava che “il piano industriale individuava una potenziale preoccupazione relativa alla generazione di cassa per l’indebitamento a medio termine” rappresentato dal bond da 200 milioni “emesso il 15 novembre 2014”.