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Che cosa sta facendo, ora, Donald Trump

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Lo scorso 25 maggio un sondaggio Ipsos aveva messo in luce che il 53% degli americani ritiene Donald Trump “il vero presidente” americano. “L’ho sempre saputo che l’America era intelligente”, è stato il commento a caldo del tycoon, sul suo sito ufficiale.

Nella sezione “news” di donaldjtrump.com c’è una lunga lista di aggiornamenti che recano tutti la medesima dicitura: “Dichiarazione di Donald J. Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America”.
Aprendoli, si scopre che il ripiego di Trump, dopo essere stato cacciato da Twitter e Facebook a tempo indeterminato, è di fatto una sorta di blog personale all’interno del quale l’ex presidente continua a commentare l’attualità con la consueta veemenza. Solo che, da qualche mese a questa parte, non se ne accorge più nessuno.

La copertura mediatica nei suoi confronti, come naturale, è crollata dopo la fine del suo mandato – salvo aggiornare la situazione sui suoi guai giudiziari. Eppure, a quanto si sa, Donald Trump rimane l’uomo politico di riferimento della destra conservatrice in America. Ma che fine ha fatto?

Donald Trump, cosa sta facendo adesso

“Una teoria comune per la scomparsa di Trump è che il suo essere bandito da Twitter (e da altri siti di social media) abbia effettivamente eliminato la sua capacità di raggiungere un vasto pubblico”, afferma la rivista The Atlantic, interrogandosi sulla sorte dell’ex presidente, “con l’account Twitter a portata di mano, Trump poteva far esplodere qualsiasi pensiero o diatriba fosse in cima alla sua mente a milioni di follower; la stampa avrebbe doverosamente riferito dell’ultimo oltraggio e del discorso intorno ad esso”. E in un certo senso, “l’eclissi di Trump sembra aver avuto inizio intorno all’8 gennaio, quando Twitter ha annunciato il suo ban”, scrive l’Atlantic, sostenendo che a Trump manchi “chiaramente la sensazione di twittare e ottenere un riscontro immediato”.

Secondo alcuni amici che hanno rivelato la sua nuova routine, Trump passerebbe le sue giornate nella sua nuova residenza di Mar-a-Lago bevendo cola light e facendo giri di telefonate per lamentarsi di quanto “sia stato trattato in modo sleale” e dei “procuratori troppo zelanti”.

Lo scorso 19 maggio la magistratura della Stato di New York ha fatto sapere che la Trump Organization, che controlla le proprietà della famiglia dell’ex presidente, è sotto indagine penale. Le nuove ipotesi di reato non sono stante ancora rese note, ma le indagini civili erano state avviate per evasione fiscale, frodi assicurative e bancarie.

A parte le telefonate, non è chiaro che cosa Trump stia facendo esattamente, aveva scritto lo scorso aprile il Guardian. “E’ stato visto girovagare per uno spettacolo automobilistico il 21 marzo, ospitato presso il resort”, ad esempio. Oppure, sempre a marzo, “è comparso per una raccolta fondi per il Big Dog Ranch Rescue, un’organizzazione benefica legata a Lara Trump”.

Qualche volta dei compagni di partito vengono ancora fagli visita, come la delegazione di repubblicani dell’Alabama che lo scorso 13 marzo gli ha consegnato una cornice nella quale The Donald veniva definito come “uno dei presidenti più grandi ed efficaci nei 245 anni di questa repubblica”.