Economia

Dollaro più forte dell’euro, ma perde contro il franco. Parola di Big Mac

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Ridurre il valore del dollaro per dare una spinta all’export è diventa ormai l’ultima ossessione del presidente Usa, Donald Trump, che dopo aver sostenuto, da neo eletto, la necessità di una valuta forte, ora punta il dito contro le altre banche centrali, BCE in testa, colpevoli di usare la politica monetaria per rendere più competitive le loro valute rispetto al biglietto verde.

Una conferma che il dollaro sia più forte rispetto alle principali valute, arriva dal Big Mac index, frutto dell’ultimo aggiornamento (luglio 2019) realizzato da Economist.

Negli Stati Uniti il panino simbolo di McDonald’s costa 5,74 dollari, il 19% in più rispetto alla zona euro (+ 17% sei mesi fa).

Il calcolo del settimanale inglese mostra che, tra le grandi valute, quella più sottovalutato rispetto al dollaro americano è il rublo russo, che vale meno del 65% secondo la misura dell’Economist. Un Big Mac in Russia costa 130 rubli, circa $ 2, rispetto a $ 5,74 negli Stati Uniti.

Sul fronte opposto, il franco svizzero è l’unica valuta sopravvalutata rispetto al dollaro. Un Big Mac costa 6,5 ​​franchi a Zurigo, circa $ 6,6, il che rende il franco il 14% più forte di quanto dovrebbe essere, secondo la teoria della parità del potere d’acquisto.

Misurato dall’indice ICE US Dollar, il dollaro ha guadagnato lo 0,9% quest’anno, secondo Refinitiv dopo il +4% del 2018. I guadagni dell’anno scorso sono stati guidati per lo più dagli aumenti dei tassi della Federal Reserve.