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Archiviato il collocamento del BTP Più, il titolo di Stato della famiglia BTP Valore dedicato ai piccoli risparmiatori, parte l’attesa stagione dei dividendi a Piazza Affari. Quali sono le cedole che fanno meglio del titolo di stato?
E’ un articolo del Corriere della Sera a porre a confronto i rendimenti delle principali scadenze del debito pubblico e i rendimenti del dividendo delle blue chip più generose, al netto della fiscalità differente (26% per le azioni, 12,5% per Bot e Btp).
Comprare un Btp e un’azione comporta assunzioni di rischio ben diverse che non vanno mai dimenticate nè sottovalutate. Ma la gara è sempre interessante, anche perché il 2025 si apre con un Ftse Mib in ulteriore spinta, tra i migliori indici a livello globale, sostenuto dalle prospettive di una generosa distribuzione dei dividendi.
Quali blu chip staccano la cedola più generosa
In attesa della comunicazione ufficiale delle cedole, le stime di dividendi per il 2025 sono alquanto generose con il comparto bancario in testa agli stacchi più alti.
Mps, Banco Bpm, Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio offrono rendimenti netti attesi che superano abbondantemente il 5%, con Mps in testa grazie a una possibile cedola superiore al 10%.
La riduzione dei tassi rispetto all’anno scorso ha portato i rendimenti obbligazionari su livelli inferiori rispetto al picco del 2023, e così la grande maggioranza delle blue chip promette ancora cedole superiori ai titoli di Stato. Ad esempio, mentre il Btp a 50 anni offre un rendimento del 3,5% e il Btp decennale si ferma al 3,2%, numerosi titoli azionari li superano di gran lunga, anche al netto della differente tassazione. Ed ecco i numeri del confronto.
Ma non solo il settore bancario. Tra le società industriali con le cedole più generose troviamo Stellantis, con un dividendo stimato attorno al 4%. “Tuttavia, – continua l’articolo – il titolo resta esposto a fattori di incertezza e anche per questo, Stellantis ha recentemente annunciato lo stop alla produzione della nuova Jeep Compass e la chiusura temporanea dello stabilimento in Canada”.
Banche, industria e anche energia. In particolare Eni, Italgas, Snam ed Enel continuano a garantire rendimenti elevati.
Stacco cedole 2025: le date da segnare
Le date in cui verranno staccate le cedole sono;
- 22 aprile 2025: a staccare sono Unicredit, Prysmian, Stellantis, Iveco, Ferrari
- 19 maggio 2025: protagonisti Banco BPM, FinecoBank, Intesa Sanpaolo, Italgas, Nexi, Tenaris
AllianzGI Dividend Study: le stime per l’Italia
Secondo l’AllianzGI Dividend Study ci sarà un aumento delle distribuzioni di dividendi in Europa del 4% rispetto all’anno precedente. In Italia, nel 2025 le distribuzioni sono viste salire a 32 miliardi circa, dai 30 miliardi dell’anno appena terminato. E potrebbero raggiungere quota 34 miliardi nel 2026. A livello settoriale, l’Information Technology e l’Healthcare sono tra i settori con i maggiori aumenti dei dividendi previsti per il 2025. Nel settore energetico, i dividendi tenderanno a diminuire ma è il settore finanziario il maggior pagatore di dividendi.
Dividendo: che cos’è e come funziona
Un dividendo è una parte degli utili di una società che viene distribuita agli azionisti, un modo per condividere i profitti con i soci che possiedono azioni della società. I dividendi possono essere pagati:
- periodicamente (trimestrali, semestrali o annuali)
- ordinari (previsti regolarmente)
- straordinari (una tantum).
La decisione di distribuirli spetta al Consiglio di Amministrazione e viene approvata dall’Assemblea Generale degli azionisti.
Solo gli azionisti, ossia coloro che possiedono azioni della società, hanno diritto ai dividendi. Altri tipi di investitori, come gli obbligazionisti, non ne beneficiano. Lo stacco di un dividendo in sostanza è un indicatore particolarmente positivo dello stato di salute della società emittente visto che quando un’azienda distribuisce dividendi, significa che ha utili sufficienti da poterli redistribuire.