NEW YORK (WSI) – Altro che Facebook. Il prossimo vero Grande Fratello sarà la vostra auto. Grazie all’adozione di dispositivi digitali sempre più intelligenti, le autovetture saranno in grado di tenere traccia dei luoghi in cui ci si reca, di raccogliere informazioni su chi si chiama o si messaggia, sulle parole che si cercano su Google.
Si tratta di informazioni preziose che finiranno nelle mani di BMW, Volkswagen AG e Daimler AG.
“Nell’industria automobilistica si parla già di un Eldorado”, ha dichiarato a Bloomberg, Stephan Appt, partner con sede a Monaco di Baviera dello studio legale Pinsent Masons, aggiungendo che “al momento non è ancora chiaro quali dati si potranno raccogliere e utilizzare”.
A questo proposito, va ricordato che alcune tra le case automobilistiche tedesche hanno sottolineato il loro interesse per i dati, accettando di acquistare congiuntamente le mappe digitali di Nokia Oyj per 2,8 miliardi di euro. Ma la strategia non finisce qui: gli stessi colossi mirano a conoscere i movimenti dei clienti anche quando non sono alla guida.
Daimler Mercedes-Benz ha creato un servizio che si chiama “Mercedes me” per fornire in remoto i dati del veicolo, offre inoltre informazioni e applicazioni in tempo reale sul traffico, le notizie, parcheggi e voli. Nelle dichiarazioni sulla privacy, l’azienda con sede a Stoccarda afferma che i dati potrebbero essere utilizzati per la commercializzazione. Sul sito si può capire meglio in cosa consiste il servizio. “Con i servizi opzionali Remote Online potete gestire la vostra Mercedes comodamente tramite smartphone. Modificate le impostazioni oppure visualizzate le informazioni sulla vettura comodamente dal divano o fuori casa. Non ricordate dove avete parcheggiato? Il servizio Localizzazione Veicolo vi mostra, in un raggio di 1,5 chilometri, dove è parcheggiata. Il Tracking geografico del veicolo* vi informa se entra o esce da una determinata zona. I servizi Remote Online vi segnalano anche se dovete fare rifornimento al più presto (o ricaricare la vostra auto elettrica)”. Ma questi dati, appunto, possono essere utilizzati ai fini di marketing.
BMW e Audi di Volkswagen, che hanno programmi simili, si sono impegnate a mantenere i dati al sicuro secondo le normative vigenti. Ma stando a quanto segnala la stessa Hitachi, entro il 2020 almeno il 90% delle nuove auto circolanti nell’Europa occidentale saranno capaci di inviare e ricevere dati, rispetto ad appena un terzo nel 2016. Una volta collegati a Internet, ai dati sulla guida potranno essere aggiunte altre informazioni che saranno captate dalle macchine, come la lista dei contatti del conducente, le strade favorite e anche informazioni finanziarie dai sistemi di pagamento mobile.
In un momento in cui non manca alla fine poco dal lanciare macchine che si guidano da sole, il conducente si troverà circondato da videocamere e sensori che raccoglieranno dati su cosa accade sia dentro che attorno al veicolo, e cosa i passeggeri staranno facendo.
(mt)