Economia

DigitalBits non paga, l’Inter cerca nuovi sponsor

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DigitalBits, la criptovaluta creata dal canadese Al Burgio nel 2017, è stata scelta come sponsor di maglia dell’Inter per la stagione 2022-2023. Tuttavia, come riportato da Corsport, la società non ha ancora pagato nessuna delle rate previste al momento dell’accordo, né i bonus maturati. In particolare, il canone base di 24 milioni di euro (tre rate da 8 con scadenze a giugno e ottobre 2022, febbraio 2023) è ancora tutto da saldare.

La dirigenza dell’Inter ha dichiarato di comprendere che la crisi nel settore delle criptovalute abbia influito sulla capacità di DigitalBits di adempiere ai propri obblighi, ma ha anche precisato di riservarsi tutte le azioni e i rimedi a tutela dei propri interessi e diritti contrattuali.

La conseguenza immediata di questa situazione è stata l’eliminazione del marchio DigitalBits da tutti i luoghi in cui compariva, tranne che sulla maglia della prima squadra, per evitare danni d’immagine per le divise già vendute. La dirigenza dell’Inter ha cercato un altro sponsor durante la sosta invernale, ma non ha trovato la soluzione migliore a livello economico, rinviando la decisione al periodo estivo.

L’obiettivo dell’Inter è di ottenere 30 milioni di euro a stagione dallo sponsor, quindi si sta rivolgendo principalmente all’area medio-orientale. Fra le aziende emerse nei giorni scorsi, oltre a Turkish Airlines, la compagnia aerea diventata anche sponsor della Champions League in questa edizione, ci sono Binance, Hisense e LeoVegas. Quest’ultima è già sponsor delle divise di allenamento nerazzurre e potrebbe essere una delle opzioni valutate se cadrà il divieto di accordi commerciali per gli operatori del settore giochi e scommesse nello sport in Italia.

Nel frattempo, Suning, la società cinese proprietaria dell’Inter, ha immesso nelle casse del club altri 10 milioni di euro provenienti dal prestito di 292 milioni ricevuto nel maggio 2021 dal fondo statunitense Oaktree. Considerati i precedenti versamenti, rimangono ancora a disposizione circa 120 milioni del prestito originario. Suning dovrà restituire la somma (350 milioni, interessi compresi) entro il 20 maggio 2024, altrimenti perderà le quote dell’Inter in favore del fondo.

La situazione attuale della sponsorizzazione dell’Inter da parte di DigitalBits è quindi ancora incerta. La dirigenza del club sta valutando diverse opzioni per trovare il nuovo sponsor migliore dal punto di vista economico, ma al momento non ci sono ancora decisioni definitive. Intanto, resta da vedere se DigitalBits riuscirà a saldare i debiti contratti con l’Inter e a mantenere la sponsorizzazione della maglia della squadra.