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Dietrofront bond con tassi negativi: -6 miliardi di dollari dal picco estivo

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Il sell-off di fine anno nei mercati obbligazionari globali ha contribuito a ridurre la montagna di debito a rendimento negativo di $ 6 miliardi dal picco estivo. È quanto si legge in un articolo del Financial Times, nel quale si attribuiscono le ragioni delle vendite, al fatto che i timori di recessione stanno diminuendo.

La scorsa settimana i segnali positivi di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti hanno alimentato un calo dei prezzi delle obbligazioni che ha spinto per la prima volta, dallo scorso marzo, il rendimento decennale del Giappone sopra lo zero, mentre i rendimenti statunitensi a 10 anni sono saliti a un massimo di cinque settimane. Anche i rendimenti della zona euro sono aumentati drasticamente.

Risultato finale,  l‘ammontare totale del debito a rendimento negativo  è passato da un picco di $ 17 miliardi in estate circa $ 11 milioni, il dato più basso da giugno.

L’ottimismo sui negoziati commerciali ha di fatto attenuato il fascino del debito pubblico che gli investitori considerano un rifugio sicuro in periodi di stress.

La caduta dei prezzi ha sorpreso alcuni gestori di fondi che avevano scommesso su rendimenti sempre più bassi. Ma gli analisti non credono che la tregua attuale rappresenti una perdita nominale per gli investitori sta per finire.

Gli USA non saranno più il porto sicuro 

Guardando al mercato obbligazionario Usa, Nick Wall, co-gestore del Merian Strategic Absolute Return Bond Fund, Merian Global Investors ha avvertito:

“I capitali globali sono confluiti verso gli Stati Uniti in cerca di rifugio fin dall’inizio del 2018. Tuttavia, dopo essere stati il porto sicuro globale per oltre due anni, gli USA si sono finalmente riallineati con il resto del mondo, con la forza del dollaro che ha danneggiato gli utili, il crollo dei mercati azionari alla fine del 2018 e i tassi più elevati che hanno avuto un effetto negativo sulle parti dell’economia più sensibili ai tassi di interesse”.

Vi sono tre condizioni chiave per invertire questa ‘trappola’ di crescita bassa e debito in dollari elevato:

  1. una Fed più accomodante,
  2. un contesto geopolitico e commerciale in miglioramento
  3. il venir meno delle pressioni verso una riduzione della leva in Cina. Tutte e tre queste condizioni si stanno realizzando, ponendo le basi per un’inversione dei trade che hanno funzionato così bene a partire dalla fine del 2018.