Economia

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa?

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Il 2023 si apre con la continua crescita dei prodotti dedicati agli animali domestici (+18,2%) e del cibo confezionato (+11,8%) che rimangono, anche nel mese di gennaio, le aree merceologiche con l’incremento più significativo. Così si legge ne “Lo stato del largo consumo in Italia”, l’analisi mensile con cui NielsenIQ monitora lo scenario della Grande Distribuzione Organizzata, analizzando l’andamento dei consumi e le abitudini di spesa delle famiglie italiane.

Nel dettaglio, l’analisi precisa cosa gli italiani mettono nel carrello della spesa. Ebbene il fresco conferma il trend positivo nella maggior parte dei canali distributivi, con iper (+8,7%) e liberi servizi (+4,1%) che riportano rispettivamente il trend migliore e peggiore. Pane, pasticceria e pasta (+17,5%), formaggi (+14,5%) e macelleria e polleria (+9,6%) risultano essere le aree merceologiche più dinamiche mentre prosegue, come nei mesi precedenti, la crisi del comparto pescheria (-3,8%). In calo anche frutta e verdura (-2,6%).

A livello di prodotto, fazzoletti di carta (56,7%), carne fresca a peso fisso (54,2%) e zucchero (40,3%) sono i primi 3 comparti merceologici nella top-10 del mese di gennaio.

La spesa degli italiani

Anche a gennaio 2023 si conferma il trend positivo del fatturato della distribuzione in Italia, che ha registrato, a totale omnichannel, ricavi per 9,8 miliardi di euro; un valore in crescita dell’8,1% rispetto alla performance dello scorso anno.

A inizio anno, l’indice d’inflazione teorica nel Largo Consumo Confezionato (LCC), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, risulta pari al 15,4% in leggera risalita rispetto al valore di dicembre 2022 (15,1%). La variazione reale dei prezzi si attesta invece al 15%, con una riduzione dello 0,4%  del mix del carrello della spesa.

Stando ai dati di NielsenIQ, a gennaio 2023 crescono – rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – tutti i format distributivi e nello specifico gli specialisti casa e persona (+15%), i discount e gli iper da 4.500mq (+9,7%), seguiti dai superstore (+9,3%), dai supermercati (+6,7%) e dai liberi servizi (+5,9%).

Per quando riguarda l’incidenza promozionale (a totale Italia), nel primo mese del 2023 è  più bassa rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e si attesta al 21,7% (-1,2% contro il 2022). Infine, l’indagine di NielsenIQ evidenzia nel mese passato un andamento crescente per i prodotti a marchio del distributore (MDD), che raggiungono la quota del 22,7% del LCC nel perimetro iper, super e liberi servizi fino a spingersi al 31% sul totale Italia omnichannel – inclusi i discount.