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Coronavirus, banche d’affari confermano view rialzista sull’ S&P 500: “paure esagerate”

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Mentre il mercato azionario statunitense ha cancellato tutti il suoi progressi del 2020 a causa delle crescenti preoccupazioni che il coronavirus, le maggiori banche d’affari di Wall Street bollano le paure diffuse sul mercato come “esagerate”. E confermano per fine anno i loro obiettivi rialzisti per l’S& P 500.

Il virus cinese è visto come un rischio a breve termine piuttosto che una minaccia in grado di far deragliare il rally di Wall Street. Mentre fondamentali economici solidi e una Federal Reserve accomodante contribuiranno a compensare i rischi globali. Un consiglio a quanto pare ascoltato nelle ultime ore. Dopo il sell-off di venerdì, ieri le Borse hanno chiuso i battenti in rialzo.

“Crediamo ancora che gli indici azionari raggiungeranno ulteriori massimi storici prima che della prossima recessione statunitense, che non dovrebbe esserci prima delle elezioni presidenziali”, ha dichiarato Mislav Matejka, analista di JPMorgan. La banca vede l’S & P 500 salire a 3.400 nel 2020.

Sulla stessa linea Mike Wilson, strategist di Morgan Stanley.

“Lo sviluppo del virus non dovrebbe far deragliare la ripresa. Continuiamo a pensare che questa correzione sarà contenuta al 5% nell’S & P 500. C’è un forte supporto a 3.100 punti sull’S & P 500 sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista delle valutazioni.”

Wall Street ha un obiettivo medio di fine anno di 3.356 sull’S & P 500, che rappresenta un guadagno del 4% dalla chiusura di 3.225,52 di venerdì, secondo un’indagine condotta dalla CNBC.

Attualmente l’analista più ottimista di Wall Street è Jonathan Golub del Credit Suisse, che rimane fedele alle sue previsioni S&P 500 di 3.600 a fine anno, nonostante il coronavirus. Le sue prospettive si basano sulle sue previsioni secondo cui gli utili aumenteranno nel 2020, l’attività industriale vedrà un miglioramento.

“Il tasso di crescita medio degli utili dovrebbe attestarsi intorno al 6,5%”, ha dichiarato Golub,  in una nota. “Detto questo, le buone notizie vengono in gran parte trascurate sulle preoccupazioni sulla diffusione coronavirus e di conseguenza gli investitori si affollano verso attività più sicure”.