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Controlli capitali, corsa sportelli in Grecia per puntare su questo asset

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ROMA (WSI) – Complice la crisi greca, gli investitori riscoprono l’appetibilità del Bitcoin; tanto che la moneta virtuale è balzata +7% solo alla vigilia e si appresta a riportare la fase rialzista più duratura in 18 mesi. A puntare sul Bitcoin sono soprattutto speculatori e clienti di banche greche, sulla scia dei timori che si verifichi alla fine proprio lo scenario Grexit tanto temuto.

Importante ricordare che il Bitcoin, inventato sei anni fa circa, non è garantito né controllato da nessun governo o banca centrale e oscilla liberamente, a seconda della domanda degli utilizzatori. La moneta, dopo aver attraversato un periodo di elevata volatilità, si è stabilizzata nell’arco degli ultimi sei mesi, e nell’ultimo periodo è vista sempre di più come asset legittimo e potenzialmente di valore, dalle principali istituzioni finanziarie, e anche da governi come quello britannico.

Josha Scigala, co-fondatore di Vaultoro.com, società che detiene bitcoin per i suoi clienti, consentendo loro di scambiarla con oro e viceversa, ha riferito a Reuters che i greci stanno acquistando la valuta in quanto la loro fiducia verso le autorità si sta smorzando. D’altronde, non si ha alcuna idea di quale moneta i greci dovrebbero utilizzare in caso di evento Grexit. E proprio questa incertezza è un altro fattore che sta sostenendo la domanda greca per la moneta virtuale.

“Alcune persone non stanno aspettando un piano di uscita del governo e ci stanno pensando da sole”, ha detto Scigala.

I numeri parlano da soli. La stessa Banca centrale greca ha reso noto che, dallo scorso ottobre, un ammontare di almeno 30 miliardi di euro ha lasciato le banche del paese. Ma il grafico allegato mette in evidenza uno scenario ancora più drammatico. I depositi greci del settore privato sono scesi di oltre 100 miliardi di euro, dal massimo del 2009.

Lo stesso istituto ha lanciato un chiaro avvertimento: “Il fallimento nel riuscire a raggiungere un accordo….siglerebbe l’inizio di una fase molto dolorosa, che inizialmente porterebbe a un default della Grecia, poi all’uscita del paese dall’Eurozona e – cosa molto probabile – dall’Unione europea”.

Secondo la banca, “una crisi del debito gestibile, come quella a cui stiamo facendo fronte con l’aiuto dei nostri partner, si trasformerebbe in una crisi incontrollabile, con grandi rischi per il sistema bancario e la stabilità finanziaria”.

“Ci sono persone che temeno per i risparmi di una vita delle loro famiglie, e temono che i loro soldi possano finire bloccati nelle banche…E dunque preferiscono detenere i soldi in asset privati, come oro e Bitcoin”.

Nella giornata di ieri, il Bitcoin è balzato fino a $252,05 sul mercato Bitstamp, al massimo in più di due mesi, prima di smorzare i guadagni a $245,21, chiudendo in rialzo +4%. Si è trattato del sesto giorno consecutivo di guadagni, la fase migliore dal gennaio del 2014.

Nel periodo compreso tra marzo e aprile del 2013, il valore volò di quasi +700% in appena più di un mese, in concomitanza con la crisi di Cipro, che vide protagonisti la corsa agli sportelli e i controlli di capitali. (Lna)

Fonte: Reuters:Bitcoin surges as Grexit worries mount, posts best run in 18 months