Economia

Conto corrente più caro, un titolare su quattro ha subito aumenti. Ma molti ignorano del tutti i costi

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Molti lo avevano intuito. Ma ora è arrivata la conferma: nell’ultimo anno sono sono circa 11 milioni i titolari di conto corrente che hanno visto ritoccare verso l’alto i costi. Si tratta in termini percentuali del 26,8%, dunque uno su quattro.

È quanto emerge da un’indagine condotta a gennaio per Facile.it da mUp Research e Norstat, che ha preso in esame un campione di 1.068 persone con un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni, sull’intero territorio nazionale.

Il numero, già molto alto – spiega l’indagine – potrebbe crescere ulteriormente se si considera che, fra chi ha risposto, il 16,6% (6.800.000 individui) ha dichiarato di non sapere se i costi del proprio conto corrente siano o meno aumentati e, addirittura, quasi il 20% delle famiglie ignora del tutto quali siano i costi.

Molti si lamentano, pochi cambiano

Se da un lato l’indagine ha messo in evidenza come il 17,5% degli intervistati vuole risparmiare sul conto corrente, appena l’8% si dice pronto a cercare una soluzione diversa.

Chi ha cambiato conto corrente ha preso questa decisione principalmente per ragioni di costo (67%), ma anche perché non soddisfatto del servizio che gli veniva offerto (40%).

I più inclini a cambiare conto corrente sono stati gli uomini (9,5% contro il 6,6% delle donne), i giovani con età compresa fra 18 e 24 anni (14,4%) e i residenti nel Sud e nelle Isole (9,3%).

Ma come scegliamo il conto corrente?

La prossimità, fisica o “familiare”, sembra essere il primo criterio di decisione; quasi un correntista su 3 (32,8%) sceglie di aprire il conto nella filiale più comoda per sé, mentre il 15,2% decide di diventare cliente della banca in cui hanno già il conto i propri genitori.

Sempre più importante, però, il ruolo svolto dal web visto che, in base all’indagine, addirittura il 15% dei rispondenti ha dichiarato che la scelta è stata fatta servendosi di un comparatore online o, più in generale, attraverso internet.

Un altro dato emerso dall’analisi è degno di nota: anche se il possedere un conto sembra essere ormai indispensabile, c’è ancora chi ne fa a meno e il 4,9% degli intervistati dichiara che nella propria famiglia non è presente un conto corrente.

Dal punto di vista geografico, chi vive senza conto è residente principalmente nel Sud (13%), ha fra i 18 ed i 24 anni (30%) e non è occupato (13,6%). Alta, comunque, anche la percentuale di chi non è titolare di conto corrente, ma ha un’età in cui di solito si percepisce uno stipendio; fra i “senza conto” l’8,2% ha tra i 25 ed i 34 anni.