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Consulenza finanziaria, ecco l’identikit dei professionisti

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Un po’ più giovani e con una presenza più marcata delle donne. L’esercito dei consulenti finanziari cambia (in parte) volto, secondo consueta fotografia annuale del settore della consulenza finanziaria scattata dall’Ocf (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) relativa al 2021. Un anno sostanzialmente stabile in termini di iscritti, ma che mostrato alcune novità nell’identikit dei professionisti del settore.

Aumentano donne e giovani nella consulenza finanziaria

“Nel corso del 2021 si nota un incremento dei giovani che intraprendono la professione”, ha spiegato Carla Bedogni Rabitti, presidente dell’Ocf, nell’intervento alla presentazione della Relazione 2021, ricordando il ruolo dell’agevolazione della riduzione del 50% del contributo annuale dovuto dagli iscritti, persone fisiche, under 30. Tra i consulenti aumenta anche la presenza femminile (34,5% delle domande di iscrizione alle prove valutative) anche se le iscritte “rappresentano ad oggi poco più di un quinto degli iscritti, a dimostrazione del fatto che c’è ancora molto cammino da fare” ha detto la presidente dell’Ocf, spiegando che i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede nei primi quattro mesi del 2022 sono 52.267, in crescita dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare, le donne rappresentano il 22,1% del totale (erano pari al 21,7% nel 2020). Trend decisamente positivo anche fra le candidate all’accesso all’albo: oltre un terzo (34,5%) delle domande di iscrizione alle prove per l’ammissione dello scorso anno è arrivato da candidate donne.

Inoltre, l’età media degli iscritti per la prima volta dopo circa un ventennio non aumenta e rimane pressoché stabile a quasi 52 anni. Aumentano ancora i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede over 50, che costituiscono il 62,4% di tutta la popolazione. Tuttavia, i dati dell’albo indicano anche un aumento rispetto al 2020 dei consulenti finanziari under 40 e, in particolare, di quelli che non superano i 30 anni, che raggiungono il 3,2% del totale.

Iscrizioni all’Albo: nel 2021 stop al trend negativo 

Con riferimento ai dati dell’albo, i risultati del 2021 sembrano interrompere il trend negativo registrato nel triennio precedente. In particolare, i provvedimenti di iscrizione sono aumentati in maniera più consistente e le cancellazioni sono ancora diminuite, con un saldo finale positivo e un incremento del numero complessivo degli iscritti alla sezione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Il numero degli iscritti alla sezione al 31 dicembre 2021 è pari a 51.900, lo 0,5% in più rispetto al 2020. La popolazione dei consulenti finanziari rimane dunque intorno al livello raggiunto nel 2013.

I nuovi mandati mettono il turbo alla consulenza finanziaria

Anche con riferimento alle dinamiche di crescita della professione, si riscontra nel 2021 un ulteriore e più consistente aumento relativamente all’attivazione di nuovi mandati da parte degli intermediari autorizzati, rispetto a quello rilevato nel 2020 (+69,8%). Dal punto di vista qualitativo, si evidenziano i seguenti elementi. Il processo di consolidamento della categoria, già in atto negli anni precedenti come peraltro l’opera di razionalizzazione portata avanti dagli intermediari, è proseguito anche nel 2021.

Se si analizzano i provvedimenti di cancellazione su domanda dell’interessato adottati nel corso dell’anno (n. 1.432), si rileva che circa il 53,1% si riferisce essenzialmente a consulenti finanziari inattivi ma con almeno un’esperienza lavorativa precedente al 2021; il 17,8% non ha mai avuto un mandato da parte di un intermediario autorizzato; il restante 29,1% dei provvedimenti riguarda consulenti finanziari in attività alla fine del 2020.

Con riferimento alle dinamiche di crescita della professione, anche nel 2021 la maggioranza dei nuovi mandati, circa il 79%, si riferisce a consulenti finanziari con contratto di agenzia mentre la restante parte a consulenti finanziari dipendenti.

Sospensioni cautelari

Nel 2021 l’attività di vigilanza ha portato a due sospensioni cautelari dall’esercizio dell’attività per un massimo di sei mesi e 19 provvedimenti di sospensione cautelare per un massimo di un anno. Nel corso dell’anno anche 23 radiazioni dall’albo. Le sanzioni pecuniarie hanno riguardato 109 soggetti iscritti (99 consulenti abilitati all’offerta fuori sede, 9 consulenti autonomi e 2 società di consulenza).

La presidente ha inoltre osservato come la crisi ucraina abbia creato una situazione di incertezza nella quale “il ruolo di consulente è essenziale nell’assistere i risparmiatori nel costruire o riorganizzare le proprie strategie di investimento e nel comprendere, con razionalità i nuovi rischi che potrebbero presentarsi anche nel breve periodo“.