Economia

Commercio mondiale al collasso

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NEW YORK (WSI) – Di solito quando l’attività economica è in salute, c’è maggiore domanda di beni e servizi nel mondo. Quando invece l’economia è in fase di contrazione, c’è meno domanda. È un principio fondamentale di macroeconomia, che stabilisce la stretta relazione tra le grandi forze economiche a quelle industriali e del commercio.

Gli analisti e gli investitori sembrano però non averlo ben chiaro come concetto, dal momento che l’azionario americano, seppur in calo nell’ultimo mese, attraversa ancora una fase rialzista. Il tutto nonostante le prospettive di un rialzo dei tassi della Federal Reserve, il primo in oltre nove anni, e la crisi dei mercati emergenti.

Da inizio anno le attività del commercio mondiale si sono contratte dell’8,4% e negli ultimi 30 giorni l’indice Baltic Dry, cartina al tornasole delle attività commerciali delle navi cargo, è crollato. Un mese fa scambiava in area 809 punti, ora ne vale solo 628.

Alcuni numeri delle singole potenze economiche mondiali fanno particolare paura. Le esportazioni tedesche sono in ribasso del 18% circa in settembre, mentre le esportazioni Usa sono in flessione del 10% nell’ultimo anno di tempo. La Cina, intanto, ha da poco pubblicato dati allarmanti su export e import (vedi grafico sotto riportato). La domanda di materie prime, come l’acciaio, è in continuo calo.

Cina import
Ma se l’economia mondiale è in ripresa, come mai i dati sulle attività commerciali sono così brutti? Molto semplicemente perché, come spiega a Bloomberg il Ceo di Maersk, Nils Smedegaard Andersen, la crescita in realtà è molto più debole di quella che i numeri ufficiali sembrano indicare.

Il top manager ha spiegato che se le società come la sua stanno facendo fatica è perché:

“l’economia mondiale sta crescendo a un ritmo più lento di quello che il Fondo Monetario Internazionale e altre organizzazioni prevedono. Siamo convinti che la crescita globale stia subendo una frenata. Le attività commerciali sono nettamente più deboli di quello che sarebbero normalmente se le previsioni di crescita fossero realistiche”.

I mercati finanziari mondiali possono continuare ancora a correre, ma non possono nascondersi per sempre dietro a cifre macro fittizie. I numeri drammatici del commercio globale finiranno per avere il loro peso. Gli investitori devono stare attenti a non farsi trovare impreparati.