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Come sarà la consulenza finanziaria del futuro? La parola ai giovani

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di 5°E AFM, Istituto “G. Oberdan” di Treviglio

Nell’immaginario pop il broker è cinico e senza scrupoli: dal Gordon Gekko di Michael Douglas in “Wall Street” al Max Skinner di “Un’ottima annata”, dove il protagonista interpretato da Russell Crowe si salva perché rinuncia a “fare soldi a palate” e si rifugia in una vigna in Provenza. In effetti, per i non addetti ai lavori, tutto quello che concerne azioni e investimenti è spesso guardato con sfiducia: non stupisce scoprire che solo il 30% degli italiani si affida a consulenti finanziari.

Da studenti di un Istituto Tecnico Economico sappiamo invece quanto sia importante la figura del consulente finanziario come professionista e anche quanto sia difficile scalfire la generale diffidenza. Per questo chi sceglie una carriera nel settore dovrebbe essere capace di stabilire un rapporto di fiducia con il cliente ed essere dotato di un’ottima capacità di negoziazione e di problem solving. Il consulente dovrebbe essere in grado di adattare il proprio linguaggio al tipo di clientela con cui si interfaccia: se l’acquirente non riesce a comprendere in che cosa consiste il proprio piano finanziario, sarà molto più titubante nel fidarsi e pronto a puntare il dito verso il consulente in caso di imprevisto, incrinando così il rapporto fiduciario.

Il consulente dovrebbe inoltre mostrare ogni opzione di strategia possibile, e, soprattutto, essere sempre trasparente nei confronti del cliente, arrivando ad instaurare un legame più affine ad un rapporto di amicizia che ad un semplice rapporto venditore-acquirente.

In un’era in cui la tecnologia è in continuo sviluppo pensiamo a un consulente finanziario del futuro davvero smart: preparato ad operare in sinergia ed equilibrio tra gestione a distanza e in presenza, rendendo l’esperienza di consulenza sartoriale rispetto la persona con cui si interfaccia.

D’altro canto, il settore finanziario è già il maggiore utilizzatore di tecnologie digitali e uno dei principali motori della trasformazione digitale dell’economia. Possiamo immaginarci consulenti finanziari virtuali e chatbot usati per il monitoraggio delle finanze personali, predisposti ad offrire consulenza nella gestione del portafoglio o a suggerire piani personalizzati.

Per quanto riguarda i prestiti, l’intelligenza artificiale permetterebbe di automatizzare le procedure di valutazione della concessione del credito, riducendo anche i tempi e il rischio di commettere errori. Resta da capire quanto davvero ci sia bisogno di quel fattore umano nel rapporto consulente-cliente, e che fine faccia la fiducia se nel rapporto è coinvolta un’intelligenza artificiale.

L’evento di WSI “Il valore della consulenza”

Anche gli studenti della 5°E AFM seguiranno l’evento “Il valore della consulenza”, organizzato da Wall Street Italia il 16 febbraio 2023 presso Borsa Italiana dalle ore 9:30 alle ore 13:00. Con lui ci saranno anche Tommaso Corcos (AD di Fideuram ISPB); Massimo Doris (AD di Banca Mediolanum); Alessandro Foti (AD di Fineco Bank); Paolo Martini (AD di Azimut Holding); Gian Maria Mossa (AD di Banca Generali) e Paola Pietrafesa (AD di Allianz Bank FA).

Saranno loro a raccontarci come stanno interpretando questo difficile momento di mercato e come vivono il profondo cambiamento sociale, economico e finanziario dettato dai tempi che stiamo vivendo. E come sta cambiando il loro mondo, sia dal punto di vista delle competenze che da quello del ricambio generazionale interno alla categoria. Con loro Mauro Maria Marino, neo Presidente di OCF; Marco Tofanelli, Segretario Generale di Assoreti; Giovanni Sabatini, Direttore Generale di ABI; Luigi Conte, Presidente di Anasf e Marco Deroma, Presidente di EFPA.

L’evento è costruito in collaborazione con BlackRock, Invesco, Pimco e Schroders.

L’evento fisico è su invito. Per non perderlo, potete registrarvi al seguente indirizzo e seguire comodamente online la diretta in streaming. Non mancate!