Società

Cohen (Axa): “Assicurazioni centrali nella lotta al rischio ambientale e sanitario”

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Cambiamento climatico e salute sono preoccupazioni strettamente connesse per gli italiani che chiedono una collaborazione tra pubblico e privato per affrontarle. Le assicurazioni sono pronte a rispondere

“Stiamo perdendo la battaglia”. Così si è espresso Patrick Cohen, amministratore delegato di Axa Italia aprendo i lavori dell’Italian Axa Forum a Milano.

La battaglia a cui si riferisce Cohen è quella contro il cambiamento climatico, contro l’esclusione sociale e le disuguaglianze, contro i rischi per la salute, che sono in aumento. Non è però una nota di pessimismo ma una constatazione della situazione attuale. Perché, alla fine, la battaglia la si può ancora vincere

“e noi – ha sottolineato Cohen – vogliamo contribuire a vincerla. Per questo motivo siamo stati i primi a disinvestire da settori come il tabacco il carbone e a investire nell’energia pulita”.

Nella battaglia il settore delle assicurazioni è destinato a giocare un ruolo di primo piano, come mostrato dalla ricerca Axa-Episteme presentata nel corso dell’incontro. “Partire dall’inclusion insurance, in risposta ai nuovi bisogni assicurativi legati al cambiamento climatico e alla salute” e la strada indicata dall’a.d.

I risultati della ricerca Axa-Episteme

Interrogati su quali siano i primi tre rischi emergenti che potrebbero avere l’impatto maggiore sulla società, gli italiani non hanno avuto dubbi: al primo posto c’è il cambiamento climatico (63,4% delle risposte), una preoccupazione che è cresciuta del 16,7% nel corso dell’ultimo anno. La percezione del rischio ambientale è così diffusa da staccare nettamente gli altri pericoli, tra cui l’instabilità finanziaria e la gestione delle risorse naturali. Ben l’83% degli intervistati pensa che i governi debbano intervenire subito e affrontare il problema prima di qualsiasi altra emergenza. Anche il livello di informazione è molto alto, con quasi l’80% degli interpellati che dichiara di essere informato e interessato a seguire gli sviluppi sul tema ambientale.

Per gli italiani non sono solo i governi a doversi mobilitare.

“Viene richiesta una soluzione di sistema – ha evidenziato Cohen – una collaborazione tra pubblico e privato per affrontare e ridurre i rischi ambientali, che sono poi strettamente collegati a quelli per la salute”.

Aumento delle malattie oncologiche (49%), peggioramento dello stato psicofisico (33,4%) e incremento delle malattie respiratorie (24,8%) sono le implicazioni del cambiamento climatico identificate dagli interpellati nello studio.

Inclusive insurance

In questa fase di transizione verso stili di vita più sostenibili, le assicurazioni possono svolgere un ruolo chiave, rendendo accessibili a una popolazione sempre più ampia servizi altrimenti esclusivi.

“L’inclusive insurance – ha affermato Cohen – è una risposta che contribuisce a mitigare gli effetti del surriscaldamento del pianeta sulle persone, perché può favorire una platea più ampia di persone che possono accedere a strumenti di prevenzione e cura”.

Dalla ricerca emerge che tre italiani su quattro sono convinti che sia necessaria una copertura che integri il Sistema sanitario nazionale per combinare le caratteristiche  tipiche del pubblico (sicurezza e avanguardia) con la velocità e l’orientamento al paziente propri dell’offerta privata.

Secondo lo studio di Axa-Episteme il 30,7% degli italiani acquisterebbe sicuramente una polizza salute che permettesse di accedere direttamente ai servizi di prevenzione, invece che offrire un rimborso in un secondo tempo. Due italiani su tre sono interessati ad assicurazioni che propongano dispositivi per la casa, per la mobilità e la persona che permettano di consumare meno; uno su quattro (il 27%) è favorevole a un sistema si scontistica legato alle polizze salute  fronte dell’adozione di uno stile di vita sano.

“Per rispondere a queste domande che vengono dalle persone – ha spiegato Cohen – abbiamo cambiato il nostro ruolo, aggiungendo all’intervento per il risarcimento di un danno già presente quello di coordinamento del percorso sanitario dei clienti. La prevenzione del danno è nel Dna delle assicurazioni. Per questo siamo entrati nei settori tecnologicamente avanzati della diagnostica”.