Economia

Classifiche: Parma regina d’Italia per qualità della vita

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È la provincia di Parma la regina incontrastata in Italia per qualità della vita, seguita sul podio da Trento e Bolzano. È quanto emerge dalla classifica redatta da Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, che vede una vera e propria rivoluzione al vertice della graduatoria per anni dominata da Pordenone e Trento, ora rispettivamente al nono e al secondo posto.

Tutte del Sud le ultime. Quest’anno la maglia nera va a Crotone, preceduta da Napoli e Foggia (che era ultima lo scorso anno),  Siracusa, stabile al quartultimo posto. Roma scivola al 54esimo posto (l’anno scorso era al 50esimo), seguita dalla prima provincia meridionale per qualità della vita, che è Matera.

L’edizione 2021 vede il tracollo di Como, L’Aquila, Belluno, Udine, Varese, Rovigo, Prato, Benevento, Fermo, Rieti e Nuoro che perdono diverse posizioni.

In generale, la qualità della vita viene definita “buona” o “accettabile” in 63 province su 107, lo scorso anno erano 60 su 107. Tradotto in termini di popolazione, 22 milioni 255 mila residenti (pari al 37,4% della popolazione italiana) vivono in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente, contro i 25 milioni 649 mila residenti della
passata edizione, pari al 42,5% della popolazione.

Il rapporto seleziona nove dimensioni, individuando graduatorie differenti a seconda dell’ambito preso in esame, tra cui Tempo libero e turismo, Affari e lavoro, Istruzione e formazione, Dimensione ambientale, Sicurezza.

Milano guadagna quaranta posizioni

Come abbiamo accennato, nella prima parte della classifica spiccano solo i grandi centri urbani del Centro-Nord: per conquistare la vetta Parma ha fatto un balzo di 38 posizioni (era 39esima nel 2020), grazie anche all’ottima capacità di reazione alla pandemia di Covid. Balzo significativo in avanti è stato fatto anche da Bologna, passata dalla 27ma alla quarta posizione. Milano, che guadagna ben quaranta posizioni (dalla 45esima alla quinta) e Firenze, da 31ma a sesta.

“Nella fase di uscita dall’emergenza pandemica, sono le grandi aree urbane del Centro-Nord che hanno mostrato la maggiore resilienza”, sottolinea il coordinatore della ricerca, Alessandro Polli, del dipartimento di Scienze sociali e economiche della Sapienza.