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Cina approfitta della crisi per comprare in Europa e Italia

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NEW YORK (WSI) – Una serie di articoli di indagine del Financial Times ha rivelato l’esposizione della Cina nella Vecchia Europa. Approfittando della crisi del debito, gli investitori della potenza asiatica si sono messi alla caccia di grandi affari.

Dal Regno Unito, alla Francia, passando per l’Italia e la Germania, il flusso di denaro proveniente da investitori e migranti dà un’idea della dimensione sproporzioanta del fenomeno. Dal 1999 al 2005 la Cina ha adottato una strategia ‘all-in’ – per usare un termine del poker – per trovare nuovi mercati e alimentare la crescita del Pil.

Mentre la crisi del debito scoppiava e faceva sentire la sua morsa sulle aziende europee, le società cinesi sono andate controcorrente, investendo in massa nei paesi più colpiti dalle difficoltà finanziarie.

Dal 2005 a giugno 2014 nel solo Regno Unito sono piovuti 23,6 miliardi, 10,6 in Francia, 6,9 miliardi di euro in Italia, 5,9 in Germania, 5,5 in Grecia, 5,4 in Portogallo e 2,4 in Spagna.

Nel 2010 l’ammontare di investimenti diretti era pari ad appena 6,1 miliardi, meno di India, Islandia o Nigeria. Ma per la fine del 2012, la cifra aveva già toccato €27 miliardi, secondo le cifre messe a disposizione da Deutsche Bank.