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Calo petrolio e euro debole: il mix che dà speranza all’Europa

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NEW YORK (WSI) – Il calo del prezzo del petrolio insieme al deprezzamento dell’euro potrebbe spingere in alto gli utili delle società europee, rendendo di fatto inutile una nuova manovra di stimolo da parte della Bce. Lo ha detto il vice-presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis alla Cnbc.

Intervistato a margine del meeting annuale del Fmi a Lima, Dombrovskis ha spiegato che la tempesta che si sta abbattendo sui mercati emergenti crea dei rischi per l’Eurozona. Questi ultimi sono tuttavia compensati da altri fattori, prezzo del petrolio e euro debole appunto, che rendono le prospettive future meno preoccupanti.

Va ricordato, a tal proposito, che questa settimana il Brent ha guadagnato l’11% circa, segnando così i maggiori rialzi da inizi 2009. Oggi i prezzi si muovono intorno ai 53 dollari al barile, in forte crescita rispetto ai 42,23 dollari di agosto.

Allo stesso tempo, l’euro quota a 1,1285 contro il dollaro, in discesa rispetto a 1.2097 di fine 2014. (mt)