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Brics a fianco della Russia, che alza il prezzo del gas

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KIEV (WSI) – Nonostante ognuno di loro debba vedersela con almeno un movimento secessionista interno, il blocco dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) è d’accordo nell’appoggiare la posizione assunta da Mosca sulla Crimea.

Nel frattempo Kiev si avvicina all’Europa e al Mondo occidentale, mettendo ufficialmente in agenda esercitazioni congiunte con Paesi Nato e la Russia alza il prezzo del gas per l’Ucraina di oltre 100 dollari ogni 1.000 m3.
Continua a distanza il braccio di ferro tra il Cremlino e le nuove autorità ucraine, all’ombra dell’approfondimento della cooperazione con l’Alleanza atlantica, che resta per Mosca il peggiore incubo.

Non mancano però anche segnali di apertura, nella fattispecie, oggi, da parte ucraina, con una risoluzione parlamentare che ordina il disarmo immediato delle formazioni armate illegali: nel mirino soprattutto il movimento di estrema destra Pravy Sektor, come richiesto a gran voce da settimane dalla Russia.

Stamattina, mentre i ministri degli Esteri della Nato si preparavano alla riunione a Bruxelles per mettere a punto una strategia comune sulla crisi in Ucraina e studiare un rafforzamento della presenza dell’alleanza Atlantica nell’Europa dell’Est, Gazprom ha annunciato la “fine degli sconti” sulle forniture di metano all’Ucraina. Il prezzo di 1.000 m3 di metano balza da 268,5 dollari a 385,5 dollari.

“Lo sconto di dicembre non può più essere applicato”, ha detto il numero uno del colosso russo del gas, Aleksey Miller, a causa dei mancati pagamenti da parte ucraina. Una decisione attesa, ma che apre un nuovo fronte di emergenza per le disastrate casse dello Stato ucraino.

Un’ora dopo l’annuncio del drastico aumento dei prezzi del gas russo, il parlamento ucraino ha dato il suo nulla osta ad esercitazioni militari con la partecipazione di Paesi Nato e dell’Ue, anche questo sviluppo atteso, che comunque irriterà pesantemente la Russia.

Oleksandr Turchinov, il presidente ad interim dell’Ucraina, la settimana scorsa aveva infatti chiesto alla Verkhovna Rada di autorizzare esercitazioni militari con partner Nato, che porteranno truppe americane a ridosso di quelle russe, dispiegate in Crimea. Le manovre militari in questione saranno condotte durante l’estate.