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Brexit, trovato accordo con la Ue in extremis

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Dopo mesi di negoziati snervanti è stato definito oggi un accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Regno Unito in merito alla Brexit.

L’intesa, raggiunta in extremis tra Londra e Bruxelles sarà operativa dal primo gennaio 2021, scadenza della fase di transizione post divorzio, seppure soggetta alle ratifiche parlamentari.

“Abbiamo finalmente trovato un accordo, è buono, equilibrato e la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti” ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “I negoziati sono stati difficili ma era un accordo per cui valeva la pena di battersi” ha sottolineato la von der Leyen.

“Abbiamo ripreso il controllo delle nostre leggi e del nostro destino”, ha detto il premier inglese Boris Johnson. L’accordo di libero scambio rispetta “tutte le promesse fatte al popolo britannico” dal governo di Boris Johnson sul recupero della sovranità da parte del Regno Unito. Lo ha evidenziato in una dichiarazione Downing Street, assicurando che il testo rispecchia la volontà popolare “espressa nel referendum” del 2016.

L’intesa contenuta in 2.000 pagine sarà votata dal Parlamento londinese il 30 dicembre e successivamente dovrà anche ricevere il via libera del Consiglio europeo e dell’Europarlamento.

Brexit, i termini dell’intesa

L’accordo consiste in tre pilastri principali. Anzitutto c’è un accordo di libero scambio, che riguarda gli scambi di merci e servizi, ma anche altre aree di interesse dell’Ue, come investimenti, concorrenza, aiuti di Stato, trasparenza fiscale, trasporti, energia, pesca, protezione dei dati e coordinamento sulla previdenza. L’intesa prevede zero dazi e zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origine.

È previsto inoltre un nuovo meccanismo di gestione delle risorse ittiche nelle acque britanniche e di in quelle dell’Ue.

Infine, l’accordo consente la partecipazione del Regno Unito ad una serie di programmi dell’Ue nel 2021-27, come Horizon Europe.