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Brexit: si avvicina la fine dei negoziati. Conseguenze sui portafogli

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A poche settimane dalla fine dell’anno, l’accordo Londra-Bruxelles sulla Brexit resta incerto. Se da un lato le parti in causa da un lato si dicono fiduciose che dei progressi possano essere fatti, dall’altro, in un esercizio di realismo, cominciano a preparare l’opinione pubblica all’eventualità di un no deal e a mettere in piedi le infrastrutture necessarie per un’eventuale uscita senza accordo.

In uno scenario caratterizzato da una forte incertezza, con la Bank of England, che la scorsa settimana, non ha escluso di portare i tassi di interesse in territorio negativo, cosa ci si deve aspettare dai mercati?

Secondo Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. “un’eventuale uscita senza accordo rappresenterebbe principalmente un rischio specifico per gli asset britannici. Tuttavia, la recessione globale post-pandemia potrebbe diluire gli effetti specifici anche di una Brexit dura, almeno nel breve”.
Nonostante le difficoltà, “il risultato che riteniamo più probabile resta il raggiungimento un qualche tipo di accordo, soprattutto perché l’interesse economico di entrambe le parti punta in quella direzione Anche il risultato delle elezioni Usa si intreccia probabilmente con la trattativa, con Biden che ha annunciato che non firmerà un accordo commerciale con il Regno Unito se la Brexit creerà problemi per la pace in Irlanda del Nord”.

Dal punto di vista dei portafogli

“Il nostro punto di vista è che un’eventuale uscita senza accordo rappresenterebbe principalmente un rischio specifico per gli asset britannici e, in uno scenario estremo, un rischio per la tenuta politica dell’Ue (che in tempi normali si sarebbe abbattuto sugli spread dei titoli di stato periferici dell’Eurozona).
Nel contesto attuale, entrambi i rischi sono sfumati dalla recessione globale, che potrebbe diluire gli effetti specifici anche di una Brexit dura, almeno nel breve.
Tuttavia, non si può escludere che questo fattore guadagni rilevanza nelle prossime settimane tra le preoccupazioni degli operatori causando volatilità su alcune asset class. Per quanto riguarda i portafogli, crediamo che il nostro approccio diversificato contribuirà a tenere sotto controllo questo fattore di rischio” conclude l’esperto.