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Borse Usa: attenzione al fenomeno del concept investing

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Mai come nell’attuale contesto economico e politico di caos generalizzato i mercati finanziari hanno assunto un andamento quasi irrazionale e contro le normali logiche che hanno finora guidato i cicli economici e l’andamento dei mercati stessi.

“Faccio il gestore da 32 anni ormai e mai mi sarei aspettato di vedere ciò che si è visto negli ultimi 10 anni e, in particolare, negli ultimi mesi. Non abbiamo mai assistito a questo simile andamento dei mercati’”, commenta Gianni Bizzarri, amministratore delegato di Banca Ifigest.

Il programma di quantitative easing delle Banche centrali, che dal 2008 ha sorretto il sistema economico e che ha raggiunto il picco nell’ultimo periodo, con la massiccia quantità di acquisti da parte della Bce e della Fed (titolare ad oggi di un terzo del debito pubblico americano), ha generato un effetto inflattivo anche sui mercati finanziari, creando un bull market lungo un decennio. Ci è voluta una pandemia per interrompere questa “Wave”.

“Al di là degli eventi macroeconomici, vorrei porre il focus sul fenomeno del Concept investing, che ad oggi lascia veramente perplessi gestori come me, cresciuti con la logica dei numeri e l’analisi matematica, e che sta prendendo sempre più piede tra i “giovani” investitori, in particolare quelli retail.
Attraverso il concept investing gli investitori orientano le proprie scelte su analisi concettuali. Un esempio è quello dei titoli tecnologici del Nasdaq, come Tesla e Amazon, che hanno raggiunto valori da record proprio durante il periodo di ribasso del mercato. Amazon, ad oggi, quota le sue azioni a 3200 dollari, contro i 2400 di febbraio”, aggiunge Bizzarri.

 

Lo stesso Elon Musk, padre di Tesla, Solar city e Space X, lanciato alla conquista dello spazio, aveva affermato che le azioni di Tesla fossero sopravvalutate quando sfioravano i 400 dollari ad azione: che dire allora del loro valore attuale pari a 1400 dollari per azione.

Tutti i concept investors hanno fatto valutazioni pensando appunto che i giganti del tech che dominano il mercato in questo momento siano i migliori titoli su cui investire. Per ora il mercato, anche contro logica, li ha premiati, ma il settore è in evoluzione, oltre che in espansione, e in un arco temporale lungo, non sarebbe nulla un dominio del mercato di qualche decennio. Fenomeni simili non sono nuovi sui mercati: è il normale ciclo di vita economico.

Tuttavia, secondo, Gianni Bizzarri “queste aziende hanno un futuro difficile. Amazon ad esempio sta diventando quasi un monopolio e questa può essere un’arma a doppio taglio: c’è il rischio di monopolio, ci sono i rischi fiscali e la concorrenza di altri player. I multipli di queste aziende sono elevatissimi, ma ci sono fenomeni ancor più border line come i c.d unicorn: aziende che valgono miliardi, e neanche hanno fatturato nulla.
Gli investitori retail dovranno fare molta attenzione, perché nel medio periodo le cose cambieranno”.

Ad oggi l’indice S&P 500, tornato in pareggio da maggio, non è ancora uscito dalla tempesta, nonostante stia andando “a gonfie vele”. Le proiezioni degli utili per gli 11 settori delle società S&P 500, ad eccezione di quelle dei titoli tech, sono pessime a causa delle sofferenze del settore bancario (perdite per 26 miliardi tra le big four americane per esempio), corporate e retail, dove i consumatori non reagiscono ancora benissimo agli stimoli lanciati dai governi.

Per questo motivo, gli investitori dovrebbero rimanere vigili ed informati, cogliendo le opportunità che si presenteranno sul mercato.

“Sulla piattaforma di Fundstore.it, gli investitori possono visitare il Blog contenente informazioni costantemente aggiornate sulle società di gestione, rimanendo aggiornati sull’andamento dei fondi d’investimento e traendo spunti sul mondo del risparmio gestito o sull’andamento dei mercati finanziari” conclude Bizzarri.