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Borse: effetto contagio, crollo Nasdaq trascina in basso l’Asia

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Mercati azionari sotto pressione oggi che perdono colpi dopo la pioggia di vendite che ha travolto ieri le azioni hi-tech americane. Il gruppo dei cosiddetti FAANG è entrato in una fase di mercato ribassista.

Tutto è partito proprio da Wall Street, dove ieri il Nasdaq ha perso 219,4 punti, il 3%, a quota 7.028,48 sulle crescenti preoccupazioni che i produttori di microprocessori finiscano per essere tra le vittime dello scontro commerciale tra Washington e Pechino. Non solo. Ad alimentare le vendite, hanno contribuito i rinnovati timori per la domanda di iPhone e la paura che i vari scandali che hanno colpito Facebook (-5,7%) finiscano per portare a regolamentazioni del settore tech.

Alla fine della seduta, Alphabet (-3,8%) si è unita a Facebook, Amazon (-5,1%) e Netflix (-5,5%) entrando per la prima volta in sette anni in territorio “orso”, definito da un calo di almeno il 20% dall’ultimo picco. Apple (-4%) ha evitato di finirci per un soffio avendo perso il 19,9% dal massimo di inizio ottobre. Arrivato a cedere oltre 500 punti, il Dow ne ha lasciati sul terreno 395,78 punti, l’1,56%, a quota 25.017,44. L’S&P 500 è scivolato di 45,54 punti, l’1,66%, a quota 2.690,73.

L’ondata di vendite ha avuto un effetto contagio in Asia, dove tra l’altra le azioni hanno sentito il peso dello scandalo Nissan e dell’arresto del suo presidente. In Giappone il Nikkei ha terminato cedendo l’1,1 per cento. Andamento analogo per il più ampio indice Topix (-0,7%).

Verso la chiusura arretrano le Borse della Cina continentale, con Shanghai a -1,8% e Shenzhen a -2,1 per cento. Vendite anche sulla piazza di Hong Kong (-1,9%).