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Borsa Milano sprint nel giorno della Bce: Ftse Mib +1,52%. Euro volatile, ma non scende

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MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in rialzo ma sotto i massimi di seduta, quando il Ftse Mib era balzato oltre +2% a seguito della valanga di annunci della Bce e di Mario Draghi. Nel finale, l’indice sale +1,52% e si attesta a 21.951 punti. Sul listino in evidenza le banche, favorite dal calo dello spread sotto i 150 punti.

L’Eurotower ha tagliato i tassi di rifinanziamento dallo 0,25% al nuovo minimo storico dello 0,15%, portando a negativo il tasso sui depositi, a -0,10%. Non solo.

Nel corso della conferenza stampa Draghi ha annunciato altre misure al fine di sostenere e alimentare l’erogazione del credito, come nuove operazioni LTRO, la sterilizzazione negli acquisti di bond e i preparativi per gli acquisti degli asset backed securities, una manovra quest’ultima che fa pensare che la Bce si incammina verso un QE in stile Fed.

Sul valutario, l’euro ha incrementato le perdite, sfondando al ribasso la soglia di $1,36 e capitolando fino al $1,3530, in flessione -0,50% circa, per poi però risalire la china, e attestarsi al di sopra della soglia a $1,36. Euro/dollaro +0,13% a $1,3617; dollaro/yen -0,31% a JPY 102,41; euro/franco svizzero -0,16% a CHF 1,2181. Euro/yen -0,19% a JPY 139,44.

Un sondaggio di CNBC aveva rivelato che tre erano le opzioni che la Bce avrebbe potuto annunciare oggi: tagliare i tassi di rifinanziamento, portare a negativi i tassi sui depositi, o annunciare un’operazione di finanziamento alle banche a lungo termine, come l’LTRO. Ufficialmente, la Bce ha inaugurato l’inizio di un’era di tassi negativi e ha soddisfatto alla fine le aspettative dei mercati. Rimane però l’incognita QE.

Jim O’Neill, ex presidente di Goldman Sachs Asset Management, che aveva lavorato con Draghi, aveva anticipato che il mercato non sarebbe stato deluso dalle mosse della Bce. In “particolare, il mio sospetto è che tenterĂ  di affermare che l’euro non ha alcun potenziale di rialzo a partire dai livelli attuali, inducendo i mercati a vendere euro”, aveva detto. E in effetti il sell off sull’euro c’è stato, ma è durato il tempo di qualche ora.

L’analisi tecnica fa notare intanto come, per l’indice Ftse Mib, il superamento di 21900 renderebbe probabile il ritorno sui massimi di aprile a 22210. Resistenza successiva a 23050, lato alto del canale che sale dai minimi di giugno 2013 (la base del canale transita invece in area 20500.

Piazza Affari è stata sostenuta soprattutto dalla performance messa a segno dai titoli bancari, con Banco Popolare, Intesa Sanpaolo e Unicredit in rialzo di oltre il 2%. Se si sono messe in evidenza le Mediobanca, volate del 4%, sono rimaste al palo le Mps (+0,16%), con il mercato in attesa del prezzo delle azioni di nuova emissione per l’aumento di capitale da 5 miliardi. Yoox ha accusato una flessione del 6,1%, penalizzata dai conti deludenti e dal profit warning lanciato dalla concorrente britannica Asos, che a Londra e’ arrivata a perdere quasi il 40%. Sono inoltre andate male le azioni della moda, penalizzate dalla trimestrale in calo annunciata da Prada. La prima dalla quotazione avvenuta nel giugno 2011. Mediaset e’ salita del 2,7%, nel giorno in cui la societa’ ha presentato la propria offerta per i diritti tv della Serie A di calcio, ma soprattutto dopo la notizia che Telefonica è pronta a sborsare 350 milioni di euro per la quota del 22% che il Biscione detiene nella pay tv spagnola, Digital+.

Debole il trend dei listini asiatici, con l’indice benchmark MSCI Asia Pacific Index che ha chiuso poco mosso, dopo aver testato lo scorso 3 giugno il valore piĂą alto dall’ottobre del 2013.

L’indice è scambiato 13,1 volte gli utili attesi, contro le 16,3 volte dello S&P 500 e le 15,4 volte dell’indice Europe Stoxx 600 Index, stando ai dati compilati da Bloomberg.

Tra le borse asiatiche, Nikkei piatto con +0,08%, Hong Kong -0,04%, indice australiano S&P/ASX 200 -0,15% (al minimo in due settimane, in calo per la terza sessione consecutiva), Shanghai bene con +0,70%, Kospi -0,65%.

Tra le commodities, i futures sul petrolio -0,89% a $101,73; quotazioni oro +0,77% a $1.253,90.