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Borsa Milano negativa, pesano dati macro. Ancora vendite a Wall Street: Dow Jones -1,45%

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Milano – Prevale il nervosismo in Europa, con la Borsa Milano che chiude in calo dello 0,52% una giornata per la verita’ poco condizionata dalle trimestrali e più influenzata dai timori sugli sviluppi della crisi debitoria in Grecia e dalle rivolte anti-austerity nei paesi del Sud europeo. Lo spread tra Btp e Bund decennali e’ risalito a quota 363 punti base.

L’esito positivo dell’asta italiana non è bastato a compensare il dato sulla produzione industriale, crollata in Europa a settembre. Secondo Eurostat, è scesa del 2,5%, mentre nell’Ue a 27 del 2,3%. Ad agosto era cresciuta rispettivamente dello 0,9% e dello 0,5%. Su anno, rispetto al settembre del 2011, la produzione industriale è crollata del 2,3% nell’area euro e del 2,7% nell’Ue a 27.

Fra i Paesi membri, quelli nei quali si è registrata la frenata più brusca sono stati Irlanda (-12,6%), Portogallo (-12%), Grecia (-4,4%), Svezia (-3,4%), Spagna e Lettonia Latvia (-2,8%), Francia (-2,7%), mentre la produzione industriale è cresciuta soprattutto in Estonia (+2%) e Slovacchia (+1,4%). Per quanto riguarda l’Italia, a settembre si è registrato un calo dell’1,5%, contro il +1,7% del mese precedente. Altro fattore che opprime il sentiment è il Pil della Grecia, che ha confermato la recessione sempre più profonda in cui si trova il paese, facendo -7,2% nel corso del terzo trimestre.

Oltre alle tensioni della zona euro, gli indici scontano i anche timori da oltreoceano sul ‘fiscal cliff’ e sul possibile ritorno di una recessione negli Usa. “Il mood sull’azionario rimane depresso anche per le incertezze sul ‘fiscal cliff’ americano: si sa che i mercati non apprezzano le situazioni poco chiare” commenta a Reuters un trader della borsa milanese.

Intanto dopo la sentenza della procura di Trani che ha accusato Fitch e S&P di manipolare i mercati e aver colpito euro e Btp, l’agenzia ha minacciato di andarsene dall’Italia. In rappresaglia contro le accuse della procura di Trani, Fitch ha per il momento deciso di ridurre le comunicazioni di mercato sull’Italia a formali pubblicazioni di ricerca.

Londra ha ceduto l’1,11%, Parigi lo 0,89%, Francoforte lo 0,94% e l’Eurostoxx 50 lo 0,65%. L’indice Eurostoxx 600 rimane in calo del -1,7% da quando Barack Obama e’ stato rieletto presidente degli Stati Uniti. Monito della Banca Mondiale all’Italia, che sottolinea come chi fa impresa nel paese debba “confrontarsi con procedure lunghe, inefficienti e costose”, anche se il quadro migliora.

BTP – Lo spread tra Btp e Bund inverte il trend e risale a 363 punti base. Tasso decennale al 4,97%, in rialzo +0,09%. Tasso spagnolo in crescita, +0,33% al 5,86%. Da segnalare il buon esito dell’ asta italiana che ha visto protagonisti, tra gli altri, i titoli di stato a tre anni. In questo caso il tasso si è attestato al minimo dall’ottobre del 2010, ovvero in due anni.

Notizie no questa mattina per la Spagna, con il dato relativo agli ordini all’industria in calo -8,7% a settembre. Intanto il paese si ferma con uno sciopero che sta coinvolgendo oggi l’Europa intera contro le misure di austerity.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Retromarcia per gran parte delle banche guidate da MPS -5,14% che ha pagato risultati (perdita di 47 milioni nel terzo trimestre) sotto le attese degli analisti. In scia Bpm -3,24%, Bper -3,14%, Banco Popolare -2,82%, Ubi Banca. Piu’ resisenti Intesa SanPaolo -1,67% e Unicredit -2,13%. Tra i titoli legati all’energia in flessione Saipem -2,91%. Ancora giu’ Mediaset -2,90 dopo il rosso del terzo trimestre.

A riportare i conti e’ stata anche Exor, che ha archiviato i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto di 286,4 milioni di euro, in calo. Dal lato dei rialzi, le migliori performance per i 40 big del listino milanese hanno riguardato A2A +4,06%, Enel +2,18%, Stm +1,55%, Snam +1,26%, Terna +1,25%

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro, scambia con +0,36% a $1,2748. Dollaro/yen +1,13% a JPY 80,27, euro/yen +1,53% a JPY 102,35.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio piatti con +0,25% a $85,59 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,17% a $1,721.90.

Crisi di direzione per i mercati dei cambi e delle commodities, che non sembrano riuscire a capire il da farsi. I mercati si confermano di fatto volatili e pesanti.

GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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Borsa: Europa debole, ignora dati e future Usa, Milano -0,5%.

Ue: Van Rompuy Propone Tagli Da 75 Mld A Budget 2014-2020.

Portogallo: 3* Trim Pil -0,8%. Disoccupazione 15,8%, Oltre Stime Troika.

Grecia: Lagarde, Soluzione Reale E Non Veloce Del Debito Ellenico.

Fed decisa a legare la politica di tassi bassi ai target economici.

Borsa: Europa debole, effetto trimestrali, bene future Usa.

Borsa: Per Mediaset E Mps Ribassi Superiori Al 3% Dopo Trimestrali.

Borsa Shanghai: Listino Chiude In Lieve Recupero.

Borsa: Tokyo chiude piatta, Nikkei +0,04%.

Toyota richiama 2,7 mln veicoli nel mondo.

Debito Usa: il balzo dal 1790 al 2012.

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