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Borsa Milano chiude in rosso, Draghi si gioca tutto

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TOKYO (WSI) – In attesa della decisione sui tassi della Bce di domani, Borsa Milano azzera i guadagni e chiude in territorio negativo. Incertezza sull’azionario europeo, in attesa di capire cosa la Banca centrale europea annuncerà nella giornata di domani. Nel finale, il Ftse Mib perde lo 0,44% a 22.172 punti.

Milano penalizzata soprattutto dall’ondata di vendite su Fca (-5,3%), su Tenaris (-3,2%) e sul settore della moda, in particolare su Ferragamo e Tod’s, che perdono rispettivamente il 2,2% e l’1,4% dopo le perplessita’ espresse dagli analisti di Mediobanca sull’impatto cinese per i conti delle due aziende.

Fca, invece, paga sia i realizzi dopo il lungo rally da fine settembre (+30%) sia un pizzico di delusione per il mancato incremento del prezzo di collocamento di Ferrari. Tra le migliori, invece, St (+2,2%), Prysmian (+1,7%) e Mediolanum (+1,5%) nell’ultimo giorno in cui e’ esercitabile il diritto di recesso legato alla fusione con Banca Mediolanum. Tra le peggiori ancora Saras (-7%) dopo il maxi collocamento di Rosneft dell’altro ieri.

Sul fronte dei cambi l’euro e’ stabile a 1,135 dollari (ieri a 1,1346 dollari). Vale inoltre 136 yen come ieri, mentre il biglietto verde e’ scambiato a 119,92 (119,93). Il petrolio cede l’1,2% a New York a quota 45,75 dollari al barile.

Continuano intanto a cambiare le prospettive sulla riunione della Bce. La maggior parte degli analisti scommette che Mario Draghi finirà per non annunciare ulteriori misure straordinarie. Ma in un mercato che ha perso la trebisonda dopo lo scoppio della crisi dei mercati emergenti e il peggioramento delle condizioni economiche Usa – che complicano ulteriormente la vita alla Fed – non resta che sperare che la Bce faccia qualcosa per scongiurare la caduta in una fase di deflazione dell’area euro e per rilanciare un’economia sempre fiacca.

Per decidere la direzione che le Borse prenderanno a fine anno, l’intraprendenza di Mario Draghi sarà cruciale, forse ancora di più delle azioni della Federal Reserve, che dovrebbe lasciare i tassi invariati allo zero fino al 2016.

Draghi parlerà domani alle 14.30 nella consueta conferenza stampa successiva alla decisione sui tassi guida. I mercati vogliono un rafforzamento o un’estensione del QE, il piano di quantitative easing lanciato quest’anno.

Focus anche sulla stagione degli utili. Intervistato da Bloomberg Dirk Thiels, responsabile della gestione di investimenti presso KBC Asset Management, a Bruxelles, afferma: “Abbiamo avuto sorprese positive da alcune società globali, ma le banche hanno scontato la volatilità del terzo trimestre. I mercati ora sono più rilassati, ma ci sono ancora tante preoccupazioni sulla crescita mondiale. Avremmo bisogno di alcuni dati economici positivi dall’Asia e dai mercati emergenti, per veder sostenuto il sentiment.

Tra i titoli europei, occhio a Nordea, il cui titolo ha perso terreno dopo che la prima banca della Scandinavia ha reso noto che i suoi utili sono scesi -17%, pagando il contesto di tassi di interesse ai minimi record.

Sul fronte macro, in Asia le esportazioni giapponesi sono cresciute dello 0,6% in settembre, il livello più basso da agosto 2014. E pensare che le previsioni erano per un ben più solido +3,4%.

Malgrado la delusione per i dati, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,9%. Male invece Shanghai: le esportazioni verso la Cina sono scese del 3,5%, mentre le importazioni sono calate dell’11,1%.

(DaC-MT)