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Borsa Milano +1%, i bancari snobbano i sell di JP Morgan

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MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in territorio positivo con un bello sprint nel pomeriggio dopo una partenza poco convincente. Trainato al rialzo dalle buone performance del comparto bancario, favorito a sua volta da un aumento della propensione al rischio degli investitori in scia alla discesa dello spread, il listino Ftse Mib ha guadagnato lo 0,33% a 16.951,14 punti, lontano pero’ dai massimi di seduta quando aveva superato la soglia psicologica dei 17.000 punti. Tra i singoli bene Banco Popolare, Mediobanca, Mediolanum e Unicredit, mentre Monte Paschi e’ in rialzo del 40% in un mese, complici le voci circa una scalata dall’estero.

I trader si sono lasciati alle spalle la delusione per il dato negativo relativo alle esportazioni tedesche e per la disoccupazione sia italiana che europea, confortati in qualche modo dall’indice della fiducia economica che in Eurozona è salito a quota 87, al record in cinque mesi.

Non sono positive le previsioni per la performance dell’indice Ftse Mib: l’analisi ciclica suggerisce infatti una svolta ribassista.

Sullo sfondo incertezza degli investitori in attesa dell’inizio della stagione degli utili in Usa, che vedrà protagonisti i bilanci relativi al quarto trimestre del 2012. A dare il via alla carrellata di trimestrali sarà, come al solito, il colosso dell’alluminio Alcoa, alla fine della seduta a Wall Street. Stando ai dati di Bloomberg, nell’ultimo trimestre dello scorso anno gli utili delle società scambiate sullo S&P 500 sono saliti in media +2,9%, e +0,5% esclusi quelli dei gruppi finanziari.

Sul versante obbligazionario, torna l’appetito per i titoli dell’area periferica piu’ debole dell’Eurozona. Tono lievemente positivo sul mercato del debito italiano, dopo la frenata di ieri che seguiva pero’ i forti acquisti della settimana scorsa. Come riporta Reuters, l’orizzonte degli investitori rimane nel breve termine occupato dall’ingente mole di offerta in arrivo questa settimana sul mercato primario della zona euro (oltre 30 miliardi di euro tra breve e lungo). Possibile anche il lancio del nuovo 15 anni italiano, probabilmente via sindacato.

In primo piano anche l’allarme della disoccupazione giovanile. Focus sul dato relativo al tasso di disoccupazione che a novembre, in Italia, è rimasto stabile all’11,1% – confermandosi comunque al record dal 2004 – a fronte di un tasso di disoccupazione giovanile balzato al massimo storico, oltre il 37%. Non vanno bene le cose neanche in Europa, con il tasso di disoccupazione dell’area euro che sale al massimo assoluto, all’11,8%.

Da segnalare che l’indice di riferimento dell’azionario europeo, lo Stoxx Europe 600 Index, è salito la scorsa settimana fino al record dal febbraio del 2011. Stando ai dati compilati da Bloomberg, il benchmark scambia a un valore corrispondente a 19 volte gli utili riportati.

“Le previsioni sui dati economici del quarto trimestre del 2012 e il rischio di ostacoli nel 2013 non stanno infondendo molta fiducia nei traders, facendoli rimanere anzi alla finestra”, ha commentato Jonathan Sudaria, trader presso Capital Spreads a Londra, in una nota riportata da Bloomberg.

Bob Parker, consulente senior presso Credit Suisse Asset Management a Londra, aggiunge: “Dobbiamo renderci conto che i dati macro provenienti dall’Eurozona saranno ancora molto deboli”. E ancora: “I mercati saranno frustrati. Assistsremo a molta volatilità giornaliera“.

Arriva intanto l’allarme dagli Stati Uniti, con il Bipartisan Policy Center Washington che, in una sua analisi, afferma che in assenza di un accordo sul tetto del debito americano, il default potrebbe concretizzarsi prima del previsto. Gli esperti sanno che l’accordo sul fiscal cliff è stato solo un mini-compromesso, e che gli Stati Uniti sono ben lungi dall’aver scampato il pericolo del precipizio fiscale, visto che molte questioni sono state solo rimandate.

Tornando alle esportazioni tedesche, queste sono scese a novembre -3,4% rispetto a ottobre, riportando la flessione più forte in più di un anno e alimentando in questo modo i timori di una contrazione dell’economia tedesca. Il dato è stato peggiore delle attese, visto che gli economisti interpellati da Bloomberg avevano previsto una flessione -0,5%.

Giù l’azionario asiatico, con l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index che ha azzerato i guadagni riportati durante le contrattazioni virando in territorio negativo. La scorsa settimana, l’indice ha riportato la settima settimana consecutiva di rialzi, segnando la fase di rialzi più duratura dal marzo dello scorso anno. Focus sulla borsa di Tokyo, precisamente sul Nikkei 225, che dallo scorso 14 novembre, giorno in cui sono state annunciate le elezioni politiche, ha segnato un balzo +22%. L’indice Nikkei ha perso -0,9%, calando per la seconda sessione consecutiva.

BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni accelera al ribasso con -1,04% a 279,40 punti base. Tassi sui BTP decennali -1,35% al 4,28%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Focus su Intesa SanPaolo e Monte Paschi, che snobbano la nota di JP Morgan: la banca ha tagliato il rating da “neutral” a “Sell”. Tra gli altri bancari i migliori sono stati Banco Popolare (+3,48%), Mediobanca (+2,69%), Mediolanum (+2,63%) e Unicredit (+1,96%).

Positive anche le Ferragamo e i titoli Generali, che fanno segnare +1% circa dopo l’accordo con PPF Group sulla conclusione della joint venture Generali Ppf. Tra le note negative di giornata si distinguono invece Autogrill (-3%), Fiat (-1,05%) e Buzzi Unicem (-1,75%).

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,22% a $1,3086; dollaro/yen -0,49% a JPY 87,34. Euro/yen -0,69% a JPY 114,33.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio +0,26% a $93,45 al barile, mentre quotazioni oro +0,65%, a $1.657. I tassi sui Treasuries a 10 anni in calo all’1,874%.

TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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Con la crisi è boom delle locazione di parte della casa, +14% in un anno.

Moleskine: pronta a debuttare a Piazza Affari, prima Ipo 2013.

Verso grande coalizione: accordo obbligato Monti-PD.

Germania: A Novembre Ordini Industria Manifatturiera -1,8%.

Gemina: vola in borsa (+10%), ipotesi opa Atlantia.

Crisi: Fondo Salva Stati Raccoglie 1,9 Miliardi A Tassi Negativi.

A novembre in Eurozona disoccupazione record all’11,8%.

Rc auto e RC moto: risparmiare un miliardo di euro? Si può.

Unicredit: Ghizzoni, Su Restituzione Ltro Decideremo All’ultimo Momento.

Credito: “Crisi finirà con una guerra mondiale”.

Energia verde del futuro: l’Asia punta tutto sul torio.

La delocalizzazione della vecchiaia.

Lavoro/ Istat: Occupazione uomini novembre a 66,3%, minimi da ’92.

I 25 titoli più presi di mira dagli speculatori.

Titoli Stato: spread btp-bund scende a 281 punti.

Lavoro: disoccupazione giovani novembre a 37,1%, top da 1992.

Lavoro/Istat:A novembre 2,87 mln disoccupati, +507mila in 1 anno.

Lavoro/ Istat: Disoccupazione novembre stabile all’11,1%.

Aumenti canone Rai e tariffe postali: quanto ci costano?.

Generali/Acquista tutta Ppf Holding per 2,5 mld in due tranche.

Generali/Greco:Eliminata ogni incertezza su strategia Europa Est.

Crisi:Germania,surplus commerciale su a 17 mld ma giu’export.

Borsa Shanghai: Chiusura In Flessione.

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Il mercato è dominato dalle boiling room e sale trading come quella di JPMorgan Chase, dove scommesse fino a un leverage di $200 miliardi e guadagni (o perdite) di 5-6 miliardi sono la norma, nel portafoglio derivati su crediti sintetici. Quindi per vincere sulle lobby bancarie e per non essere continuamente manipolati vi invitiamo – trader, gestori e promotori finanziari della famiglia di WSI – ad essere più sofisticati, piu’ aggressivi, preparati, tecnici, e soprattutto flessibili in un mercato pieno di trappole ma anche di enormi opportunita’. Questo è il vostro spazio per operativita’, commenti flash e strategie di trading. Fatevi sotto.