ATENE (WSI) – Borsa Milano recupera terreno, il Ftse Mib segna a metà pomeriggio un rialzo +0,67%, nonostante le continue incognite sulla Grecia.
Il mercato si illude che un accordo venga raggiunto, anche se non ci sono novità in questo senso, se non l’annuncio di fondi da 15,5 miliardi di euro offerto al governo dai creditori internazionali.
Tra i titoli scambiati sull’indice, miste le banche: Mps +1,65%, Bper +0,89%, BPM -0,10%, BP -0,25%, Intesa +0,75%, Unicredit -0,08%, Ubi Banca +0,91%. Tra i titoli di altri settori A2A +3,45%, Enel +2,50%, FCA +1,96%, UnipolSai balza +3,35%, Saipem -1,59%. Tra le blue chip bene anche Campari +0,50%, favorita dal giudizio di Outperform assegnato da Rbc.
Enel è stata sostenuta da alcune indiscrezioni di mercato. Gli analisti di Banca Akros hanno emesso un rating “accumulate” con target sul prezzo a 4,75 euro.
Finmeccanica -0,50%, nonostante Banca Akros abbia emesso un buy con prezzo obiettivo di 13,80 euro.
Focus anche su CNH Industrial +0,06%, dopo le notizie positive giunte dal mercato europeo dei veicoli commerciali.
Tra i titoli fuori dal listino principale, bene Banca Carige, +2,5% circa dopo l’operazione di aumento di capitale, che ha fatto il tutto esaurito.
Sbarcata a Piazza Affari la matricola Bomi Group, società che opera nel comparto della logistica biomedicale. Ipo positiva, con i primi scambi che hanno visto le quotazioni balzare +8% circa, a 2,964 euro. L’ingresso è nel segmento AIM Italia.
Fabio Brigante, Primary Markets Relationship Manager di Borsa Italiana, ha dichiarato: “Bomi fa parte di quelle società che hanno aderito a ELITE sin dalla sua creazione nel 2012. Siamo felici di come in questi anni l’azienda abbia saputo cogliere le diverse opportunità presentate dal programma, dapprima con l’emissione di un minibond su ExtraMOT PRO e oggi con la quotazione su AIM Italia”.
Sul mercato del reddito fisso, spread BTP-Bund a 10 anni in calo -1,44% a 124. Balzano i tassi sui Bund, oltre +6% allo 0,91%, mentre i tassi sui BTP decennali +1,61% al 2,15%.
I colloqui tra creditori internazionali e governo di Atene sono stati rimandati a domani.
Sul fronte macro, a maggio calano ancora i prezzi import tedeschi. In Francia si stabilizza la fiducia dei consumatori, che ora sembrano piĂą propensi agli acquisti.
L’ennesimo fallimento dei negoziati tra Grecia e creditori ha pesato sull’andamento dei titoli azionari in Asia. L’indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,13% a 20.706 punti, mentre il Topix ha ceduto lo 0,23% a 1.667 punti.
Ma è stata Shanghai ad accusare i maggiori cali, quasi -8% ai minimi di 7 anni. La Borsa cinese ha perso il 19% in due settimane.
Sul valutario l’infinita saga del debito ellenico spinge gli investitori a non prendere troppo rischi e mantenere le proprie posizioni. L’euro -0,45% a $1,1154. Dollaro yen a 123,90 (+0,24%) ed euro franco svizzero -0,68% a 1,0423.
Tra le materie prime, chi investe nel greggio guarda agli ultimi sviluppi in Grecia ma anche alle novità sull’accordo nucleare con l’Iran. I futures sul petrolio perdono -1,37% a $58,88 al barile, Brent -0,87% a $62,65 il barile. Oro -0,03% a $1.171,40 l’oncia. Argento -0,42% a 15,78 dollari l’oncia.
(DaC-Lna)