Economia

Boom del debito pubblico italiano: +129 miliardi in quattro mesi

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Boom del debito pubblico italiano. In attesa che Bankitalia diffonda i dati ufficiali, in calendario il prossimo 15 settembre, nel mese di luglio, secondo le ultime stime Mazziero Research, il debito sarebbe aumentato a 2.560 miliardi (da 2.531 miliardi di giugno) con una proiezione a fine anno tra 2.566 e 2.598 miliardi.

Se i calcoli si rivelassero corretti, nei quatto mesi terminati a luglio, l’economia italiana avrebbe accumulato 129 miliardi di debito, mai un valore così alto in un arco temporale simile.

La crescita – secondo Mazziero Research – dovrebbe essere ancora forte ad agosto, ma poi dovrebbe attenuarsi nei mesi successivi, grazie a una ripresa delle entrate fiscali.

Il grafico sotto presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d’Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research.

 

2020 in profonda recessione

Se il debito si impenna, la crescita batte la fiacca. Dopo che l’Istat ha rivisto al ribasso la stima del PIL del primo e secondo trimestre, portandola rispettivamente al 5,5 e 12,8%, gli economisti di Mazziero hanno ritoccato le stime annuali del PIL sia quelle del terzo e del quarto trimestre con variazioni che si mantengono comunque contenute.

“Il terzo trimestre dovrebbe segnare un recupero tra +12 e +15% (dato calcolato +14,2%) mentre il progresso sarebbe più modesto nel quarto trimestre e compreso tra +1 e +4% (dato calcolato +2,5%). A livello annuale il PIL viene stimato tra -7 e -9% (dato calcolato -8,2% in calo rispetto al -8,0% precedente).
In merito a tali stime, occorre considerare che il forte aumento ipotizzato per il terzo trimestre non ha nulla di eclatante, ma è la semplice conseguenza di una ripresa, in qualche misura, delle attività che creano un evidente scostamento positivo rispetto ai forti cali avvenuti nella prima parte dell’anno.
L’entità della ripresa nella seconda metà dell’anno è fortemente soggetta al grado di miglioramento economico a livello globale e potrebbe essere annullata anche completamente nel caso di una recrudescenza dell’emergenza Covid“.